E' stata rinviata a giudizio con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Picchiava il marito, ma anche le figlie. E per lei il processo inizierà il prossimo 24 giugno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina.
E' quello che ha deciso il giudice per l'udienza preliminare Giuseppe Molfese nei confronti di una donna del capoluogo pontino, che ha 50 anni. Il magistrato ha accolto la prospettazione dell'accusa e del pubblico ministero Simona Gentile che ha ricostruito i fatti alla luce degli elementi che sono stati raccolti, a partire dalle dichiarazioni ritenute coerenti delle parti offese. Oltre al marito, infatti, ci sono anche le due figlie.
«Con condotte reiterate provocate principalmente dal costante stato di ebrezza alcolica, con ingiurie, minacce, percosse, rottura di suppellettili e danneggiamento del mobilio nella camera da letto - ha scritto il pubblico ministero Daria Monsurrò che aveva condotto le indagini nel capo di imputazione - maltrattava il marito e le figlie. In un caso, nel settembre del 2015, la donna aveva minacciato le figlie con un coltello da cucina o con un cacciavite, in un'altra circostanza invece aveva morso sul braccio una delle figlie».