Sono stati scarcerati questa mattina i due coniugi trovati in possesso di hashish, cocaina e di una pistola completa di munizioni. La coppia, comparsa davanti al Gip, ha provato a ridimensionare il quadro accusatorio evidenziando l'uso, almeno in parte personale, della sostanza stupefacente ed evidenziando come l'arma, una Beretta 7.65, non fosse stata trovata in casa, ma nelle pertinenze dell'abitazione, sebbene da quanto riportato dai militari nei verbali l'arma era custodita in un borsello visto lanciare dalla donna dalla finestra mentre i militari bussavano insistentemente alla porta, identificando e ascoltando peraltro due acquirenti appena giunti sul posto per acquistare sostanza stupefacente.

Il Giudice, a conclusione degli interrogatori e sentiti i difensori, gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Roberto Palermo, ha tuttavia rigettato la richiesta del Pubblico Ministero, il dottor De Franco, di applicare ai due pregiudicati la custodia cautelare in carcere disponendo, viceversa, la misura degli arresti domiciliari invocata dalla difesa.

Come si ricorderà i due coniugi erano stati arrestati venerdì sera dai carabinieri di Minturno e dalla Guardia di finanza di Formia. Nella casa dei due, che beneficiavano del reddito di cittadinanza, furono trovati oltre 277 grammi di sostanze stupefacenti è una pistola.

Nella serata di ieri - 21 febbraio 2020 - i carabinieri della Stazione di Minturno, insieme ai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Formia, hanno svolto un servizio antidroga nel centro storico della città. Insospettiti da un insolito via vai di giovani non del posto, hanno intrapreso un servizio di osservazione nelle stradine che conducono alle case popolari. È dunque scattato dunque un blitz - con l'ausilio dell'unità cinofila delle Fiamme Gialle - presso l'abitazione di una coppia di coniugi, un 61enne ed una 57enne, che vivono in un alloggio popolare e titolari di Reddito di Cittadinanza. La coppia era in possesso di 84.4 grammi di cocaina, 136,4 grammi di  hashish; 6,8 grammi di marijuana. Alla vista dei militari la donna ha anche tentato di disfarsi di una pistola calibro 7.65, completa di quattro cartucce nel caricatore. L'entità del quadro indiziario, reso ancor più grave dalla detenzione di un'arma, ha portato all'arresto dei due che sono stati associati rispettivamente presso la casa circondariale di Cassino e la casa circondariale di Roma "Rebibbia", così come disposto dal p.m. Emanuele De Franco della Procura di Cassino.

di: La Redazione