Era stato indagato a piede libero perché secondo l'accusa era un finto cieco e quindi si era ritrovato un'incriminazione per il reato di truffa. Alla fine il giudice monocratico del Tribunale di Latina Beatrice Bernabei ha assolto da tutte le accuse un uomo di 62 anni,  residente a Latina, dipendente pubblico che è uscito definitivamente di scena da questa vicenda dopo che era stato anche sottoposto, come aveva chiesto il suo difensore, l'avvocato Marco Cicimurri ad una consulenza da parte di un medico legale e di un oculista che avevano accertato il suo quadro clinico e quindi che l'uomo fosse un non vedente a tutti gli affetti. E così in aula nel corso dell'ultima udienza il processo si è concluso con la discussione, sia la pubblica accusa che la difesa hanno chiesto l'assoluzione alla luce di quello che era emerso nel corso della consulenza. Le indagini erano state condotte dal pm Giuseppe Bontempo, «Mediante artifici e raggiri nel simulare in occasione della visita eseguita su sua richiesta dalla Commissione Medica per l'accertamento degli stati di invalidità civile dell'azienda sanitaria locale e di essere affetto da cecità assoluta - aveva sostenuto il pm nel capo di imputazione, inducendo in errore i funzionari componenti della commissione». A conti fatti la truffa ammontava a 58mila euro.