A seguito di un furto avvenuto la scorsa estate in una villa dell'Alta Tuscia, a Grotte di Castro, dalla quale erano stati rubati oggetti di ingente valore, i carabinieri dell'Aliquota operativa della Compagnia di Montefiascone e della Stazione di Grotte di Castro hanno avviato specifiche e indagini, anche con l'ausilio dei carabinieri del RIS di Roma, rintracciando una banda di persone residenti tra Aprilia e la frazione viterbese di Grotte Santo Stefano.

Nelle giornate di lunedì e martedì, i militari hanno tratto in arresto un cinquantenne dell'Agro Pontino: in particolare l'abitazione di quest'ultimo si è rivelata un vero e proprio covo, con telecamere ovunque e dotata di una centrale con numerosa strumentazione pronta per essere impiegata per altri furti in abitazioni di vittime predestinate. Sono state eseguite ulteriori perquisizioni che hanno consentito di recuperare parte della refurtiva e di sequestrare ricetrasmettitori, guanti in tela, torce, spray al peperoncino e altro materiale che dal gruppo veniva utilizzato per la commissione dei reati contro il patrimonio.

Complessivamente, oltre all'arrestato, altre tre persone, di cui tre donne, sono state denunciate per furto e ricettazione, perché in concorso tra di loro a vario hanno preso parte alle attività illecite. Tre di questi denunciati sono di Aprilia.