I carabinieri della Forestale della Stazione di Priverno guidati dal Comandante Marco Maggi hanno denunciato nei giorni scorsi tre persone di Sonnino, uno per abuso edilizio e due per gestione illecita di rifiuti e scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione.
Nello specifico, i militari della Forestale, durante lo svolgimento di consueti controlli in materia di edilizia, mentre si trovavano nel territorio del Comune di Sonnino, si sono imbattuti in un manufatto, posizionato all'interno di un uliveto che, a seguito di controlli specifici, è risultato del tutto privo di autorizzazioni. I Forestali operanti in quel momento hanno provveduto quindi a mettere sotto sequestro il manufatto in questione realizzato in muratura e calcestruzzo realizzato, come detto, all'interno di un uliveto in località Sant'Adamini. Lo stesso manufatto, così come accertato dagli inquirenti, è risultato essere stato edificato in totale assenza di ogni autorizzazione invece richiesta per legge. Per tale motivo è stato segnalato all'autorità giudiziaria il 53enne di Sonnino risultato proprietario del terreno e del manufatto, per realizzazione di opere edilizie senza permesso a costruire oltre che cambio di destinazione del uso del suolo che in quella zona di Sonnino, risulta a destinazione agricola e non abitativa.
Questa operazione ha fatto seguito ai controlli effettuati nei giorni scorsi sempre a Sonnino che avevano già portato al sequestro penale di un piazzale sito nei pressi della linea ferroviaria sul quale sono stati rinvenuti vari metri cubi di rifiuti pericolosi e non pericolosi: per tale motivo sono stati denunciati due persone di Sonnino (il proprietario del fondo e il titolare di un'impresa edile responsabile dei conferimenti) per gestione illecita di rifiuti e scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione.
Il piazzale sequestrato è delle dimensioni di circa 5000 metri quadrati e sullo stesso, oltre ad essere stati abbandonati rifiuti provenienti da attività di demolizioni edile e altri lavori, sono stati rinvenuti vari rifiuti pericolosi o contenenti sostanze pericolose abbandonati sul terreno nudo quali, guaine bituminose, fresato di asfalto, cemento amianto, batterie auto, filtri olio. Il tutto è stato posto sotto sequestro con il terreno.