Uno striscione affisso all'esterno della stazione ferroviaria di Campo di Carne per ricordare Gloria Pompili. E' stato questo il modo scelto da Comunità Militante Aprilia per ricordare la 23enne, costretta a prostituirsi dai alcuni familiari e poi picchiata a morte davanti ai figli da alcuni parenti, che hanno provato a giustificare il decesso con un malore. Un omicidio orribile, per il quale in primo grado sono state comminate condanne per un totale di 48 anni. Da qui il senso dello striscione "48 anni non valgono una vita, Gloria vive» attaccato all'esterno della stazione. «Abbiamo voluto ricordare Gloria Pompili, giovane madre uccisa davanti ai propri figli da chi avrebbe dovuto amarla e difenderla. Pochi mesi fa la sentenza contro i suoi aguzzini e sfruttatori è stata tradotta in 48 anni totali di reclusione. Siamo contenti - spiega Comunità Militante Aprilia - che la giustizia faccia il suo corso così come deve, anche se, come abbiamo scritto, ‘48 anni non valgono una vita'. Ricorderemo sempre Gloria, ricorderemo lei e i suoi figli, così piccoli, ma con una vita già segnata e tutta in salita. Nel nostro piccolo saremo vigili, perché è giusto farlo, è troppo facile dimenticare azioni di questo genere».
L'omaggio
Campo di Carne, uno striscione per ricordare Gloria Pompili
Aprilia - L'iniziativa di Comunità Militante Aprilia all'esterno della stazione ferroviaria nel giorno della festa della donna: "Uccisa da chi avrebbe dovuto difenderla"