Arresti domiciliari confermati per B.M., barista disoccupato di 50 anni, sorpreso martedì dai poliziotti della Squadra Volante con sedici grammi di cocaina in casa. Il giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone ha convalidato l'arresto e firmato l'ordinanza di custodia cautelare, in linea con quanto disposto in un primo momento dal sostituto procuratore Claudio De Lazzaro alla luce dell'operazione di polizia.
L'interrogatorio si è celebrato ieri mattina, quando l'indagato, assistito dall'avvocato Fabrizio Cannizzo, ha risposto alle domande del giudice. Il cinquantenne non ha saputo indicare la provenienza della droga, ma ha ammesso il possesso, respingendo altresì la finalità dello spaccio: nel corso dell'interrogatorio ha dichiarato infatti che si era procurato i sedici grammi di cocaina per uso personale. Ha inoltre spiegato che la quantità era considerevole, perché, dovendo affrontare la permanenza forzata in casa per le restrizioni anti Coronavirus, si era procurato una scorta sufficiente per non restare senza durante la quarantena e ridurre così gli spostamenti. Una versione dei fatti poco convincente, perché il quadro inidiziario raccolto dalla Polizia dice ben altro: il giudice Pierpaolo Bortone ha convalidato appunto l'arresto e disposto la custodia cautelare degli arresti domiciliari, sebbene il cinquantenne fosse incensurato.