Alla fine, dopo alcuni giorni in cui il bollettino consueto della Asl pontina non riportava nuovi casi di contagio in città, ieri la svolta sgradita: tre nuovi casi di Covid-19. Tre cittadini apriliani sono risultati positivi e uno, dopo l'ultimo tampone, è risultato negativo, è guarito.
Il conto totale degli apriliani risultati contagiati sale quindi a 43 (tiene conto dei casi negativizzati con cui il dato sale a 47). Non muta il numero dei cittadini ricoverati che restano 14, significa che gli ultimi positivi si trovano in uno stato di salute tutto sommato buono e possono stare in quarantena a casa, non necessitano di cure particolari. Al momento il numero di soggetti in queste condizioni è 31. Resta a 1 il conto dei decessi.
Nel pomeriggio di ieri quando l'amministrazione comunale anche a seguito della pubblicazione del consueto bollettino ha postato sulla propria pagina Facebook la notizia, alcuni cittadini hanno preteso alcune informazioni in più. Soprattutto a spaventare chi ha voluto commentare è stata la possibilità, il timore, il sospetto, che i tre nuovi casi possano essere l'avvisaglia di un nuovo ipotetico focolaio. Timori probabilmente con davvero poco fondamento se non nel particolare momento di stress e restrizioni, a cui però la stessa amministrazione ha voluto subito rispondere per cercare di rassenerare gli animi. D'altronde anche gli stessi utenti hanno sottolineato che la richiesta pressante di informazioni non era legata alla volontà di additare qualcuno, ma di ottenere chiarezza. E così il Comune ha precisato quanto segue: «I nuovi casi non sono legati a nuovi focolai. Si tratta di operai della Gelit di Cisterna di Latina dove si sono verificati altri casi. L'azienda è stata chiusa dalle autorità sanitarie già diversi giorni fa e i dipendenti sono stati posti in isolamento domiciliare a scopo precauzionale».
Salgono a sette i casi di positività al Covid-19 tra i lavoratori della Gelit. Dallo scorso giovedì l'attività di produzione nell'opificio di surgelati e stata bloccata, in attesa di tutte le procedure del caso. All'inizio i positivi erano due, di cui uno asintomatico, nessuno assegnato all'area della produzione ma agli uffici amministrativi. Una situazione che ha comunque fatto scattare tutti i controlli di rito, con l'esame del tampone ai dipendenti che sono entrati in contatto con i contagiati. A dare conferma delle novità è stato nelle scorse ore Gabriele Greco - Rsu Flai Cgil dell'azienda - sul canale social di Scambiaffari. «I contagi sarebbero avvenuti all'interno degli uffici. Abbiamo seguito, insieme all'azienda, tutte le indicazioni previste dal protocollo che ci ha inviato l'Asl di Latina, come l'installazione dei disinfettanti all'interno delle sale mense, la modifica dei turni di un'ora per evitare assembramenti nelle zone comuni, mascherine e distanza di sicurezza all'interno dei reparti. Tutte queste indicazioni all'interno dei reparti sembrano aver funzionato. I dipendenti possono stare relativamente tranquilli, ma se in queste ore dovessero avere sintomi, l'invito è quello di contattare immediatamente le autorità competenti».
La situazione ha fatto scattare il blocco momentaneo della produzione di surgelati, pronta a ripartire nel giro di un paio di settimane.