Dal primo caso di positività al coronavirus a fine marzo, nella casa di riposo "Residenza Fiordalisi", a San Felice Circeo, sono rimasti al lavoro in nove: sette operatori (e fra questi anche la titolare, Anna Fiordalice, e sua sorella) e due facenti parte del personale di servizio. Tutti ovviamente rispettando la quarantena: alloggiano nell'albergo adiacente e continuano a fornire assistenza agli anziani. Nel frattempo, un'altra operatrice è risultata positiva al covid-19 e, inizialmente posta in quarantena in una stanza dell'albergo adiacente alla struttura, è ora ricoverata in ospedale. Da quasi tre settimane, insomma, stanno lavorando senza alcuna tregua sei operatori, impegnati a fronteggiare una situazione a dir poco complessa, e due dipendenti che fanno parte del personale di servizio. Le difficoltà sono aumentate dall'11 aprile, quando si è registrato un nuovo caso di positività al coronavirus: si tratta di un'ospite di 94 anni di Terracina che è stata posta in isolamento nella struttura dal momento che è asintomatica.
Il fatto
Casa di riposo «blindata»: operatori al lavoro senza tregua
San Felice Circeo - Lavoro no stop per sei dipendenti rimasti in quarantena lì dopo il primo contagio. L’11 aprile un nuovo caso, appello della titolare