Se non si fosse registrato il focolaio nella residenza sanitaria assistenziale per anziani di Aprilia staremmo già cantando vittoria. O almeno staremmo tirando un gran respiro di sollievo davanti a dei dati mai così confortanti dall'inizio della pandemia e della conseguente emergenza legata al Coronavirus Covid-19.
Per contare i casi positivi slegati dalla San Michele Hospital che si sono contati in provincia nella settimana che si è appena conclusa, infatti, sarebbe bastata, a occhio e croce, una mano sola. Sul fronte dei numeri, i pazienti ricoverati presso la Terapia intensiva del Goretti sono tre - come ha reso noto ieri la Asl di Latina nel consueto report quotidiano dell'emergenza -. Complessivamente sono 678 le persone in isolamento domiciliare mentre 7.905 quelle che lo hanno terminato. Il quadro generale in provincia vede 497 casi positivi; 71 pazienti ricoverati; 219 negativizzati (i pazienti inizialmente positivi e risultati negativi al terzo tampone; 23 decessi.
Nell'area metropolitana
Continua a restare altissima l'attenzione sul fronte Coronavirus nel territorio dei Castelli Romani e del litorale a sud della Capitale. Ieri, infatti, dalla Asl Roma 6 hanno fatto sapere che sono altri 22 i cittadini che hanno contratto il Covid-19, 16 in meno rispetto al giorno precedente, ma con numeri ancora più alti rispetto a quelli dei primi giorni della settimana.
Di questi 22 nuovi positivi, "solo" sei fanno riferimento al cluster della Rsa di Nemi, mentre gli altri sono disseminati sul territorio. Una delle storie più tristi della giornata, però, arriva da Pomezia, dove una donna con diverse patologie pregresse è morta il giorno successivo a quello in cui le era stato comunicato il risultato del tampone per accertare la positività al Covid-19.