Cronaca
07.01.2025 - 16:15
Linda De Sousa Abreu
Un caso di cattiva condotta professionale ha scosso il sistema penitenziario britannico. Linda De Sousa Abreu, una trentenne guardia carceraria del penitenziario di Wandsworth, nel sud di Londra, è stata condannata a 15 mesi di reclusione per aver intrattenuto rapporti sessuali con un detenuto all’interno della struttura.
L’episodio incriminato, avvenuto lo scorso giugno, è stato documentato in un video ripreso da un altro detenuto e successivamente diffuso su Internet, diventando rapidamente virale e scatenando polemiche sulla sicurezza e il decoro all’interno delle carceri britanniche.
La vicenda, però, non si limita a un singolo episodio. Durante le indagini, le autorità hanno scoperto un secondo video che ritrae Abreu in momenti intimi con lo stesso detenuto. Questa volta, il filmato sarebbe stato registrato direttamente con la "body cam" in dotazione alla donna, dispositivo normalmente utilizzato per garantire la trasparenza e la sicurezza nelle operazioni quotidiane all’interno del carcere.
Abreu è stata identificata dai colleghi grazie ai video diffusi online ed è stata arrestata presso l’aeroporto di Heathrow mentre tentava di lasciare il Regno Unito con il padre per recarsi a Madrid. In aula, la donna ha ammesso le proprie responsabilità, confermando la natura consensuale dei rapporti avuti con il detenuto. Tuttavia, ha dichiarato di non aver mai dato il consenso alla registrazione o alla diffusione dei filmati.
Secondo la sentenza della Isleworth Crown Court, il comportamento della donna ha arrecato un grave danno alla reputazione del carcere di Wandsworth. I giudici hanno inoltre sottolineato che nelle immagini si vede un secondo detenuto fumare cannabis nella cella durante le riprese, ulteriore segnale di un clima fuori controllo all’interno della struttura.
Durante il processo, è emerso che Abreu aveva sofferto di problemi psichiatrici e di traumi personali in passato, elementi che, secondo la difesa, potrebbero aver influito sulle sue azioni. Nonostante ciò, il tribunale ha sottolineato che la donna ha agito in modo consapevole e con “evidente entusiasmo”, come riportato nella sentenza.
L’intera vicenda ha acceso i riflettori sulla gestione delle carceri nel Regno Unito, in particolare sul controllo dei comportamenti del personale e dei detenuti. Lo scandalo rappresenta un duro colpo per la reputazione del penitenziario di Wandsworth, già noto per problemi di sovraffollamento e carenza di risorse.
Il caso Abreu solleva interrogativi sul livello di supervisione e sul rispetto delle norme di sicurezza, alimentando il dibattito pubblico sulla necessità di una riforma del sistema carcerario britannico.
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