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La presentazione

"Monica. Vita di una donna irripetibile" di Laura Delli Colli

Sarà presentato all'Oasi di Kufra giovedì alle ore 19 il libro di Laura Delli Colli sull'attrice Monica Vitti

"Monica. Vita di una donna irripetibile" di Laura Delli Colli

Monica non è un libro per cinefili. È, invece, una storia appassionata scritta da una grande esperta di cinema, ma soprattutto da una persona che è stata per lungo tempo vicina alla grande attrice appena scomparsa, prima che cominciasse l'ultima parte - quella ritirata, in ombra - della sua vita. Il racconto di Laura Delli Colli, critica cinematografica, proveniente da storica famiglia di direttori della fotografia, intreccia con delicatezza le vicende personali della Vitti con quelle della sua carriera cinematografica, per un ritratto inedito, intimo ed emotivo quanto ricco di aneddoti e vicissitudini, di una delle più grandi attrici del cinema nostrano e internazionale, una donna dalla personalità complessa e originale, che ha vissuto la sua vita irripetibile negli anni del grande fermento artistico e della rivoluzione culturale.

"Il declino del potere pubblico in Italia. Come salvare la classe dirigente nell'era della globalizzazione e delle pandemie" di Roberto Alesse (9 Agosto)


Il mondo è ancora sull'orlo di una crisi di nervi. La pandemia da Covid-19, seminando morte e angoscia, ha aggravato, infatti, gli squilibri economici e sociali prodotti dalla globalizzazione e dalla disgregazione degli Stati sovrani. Le politiche pubbliche non sembrano più reggere all'avanzata impetuosa delle multinazionali finanziarie che detengono oramai l'intera ricchezza del pianeta. Che fare, dunque, per evitare la dittatura dei nuovi potentati di turno, senza rafforzare, peraltro, l'ascesa al potere di quei movimenti politici, neopopulisti, che affondano le proprie radici nell'ignoranza e nella manipolazione del sapere attraverso l'utilizzo delle piattaforme digitali? La risposta non è semplice, ma obbligata: occorre restituire centralità ai processi di formazione culturale così da cacciare dal tempio i mercanti di questo millennio che commettono "delitti" in nome e per conto del popolo. Così come è necessario rilanciare, in chiave liberale, progetti e idee in grado di redistribuire benessere e assicurare funzionalità ai sistemi istituzionali di tipo federale. In questo drammatico scenario universale, riuscirà l'Italia a salvarsi per il tramite delle sue attuali classi dirigenti? Le indicazioni del libro sono sorprendenti.

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