L'appuntamento
20.04.2025 - 15:34
La nuova settimana sulla scena capitolina, a cominciare dal lunedì in Albis, porta una ventata fresca di graffiante e riflessiva comicità con due protagonisti del calibro di Filippo Timi e Vincenzo Salemme. Il primo è interprete del suo spettacolo ‘Filippo Timi Live: Non sarò mai Elvis Presley’, che a grande richiesta viene replicato la sera di Pasquetta, con inizio alle ore 20.30, all’Argot Studio. Con la sua dissacrante ironia l’artista perugino alterna sul palco monologhi e brani musicali, accompagnato dal giovane talentuoso polistrumentista Lorenzo Minozzo, capace di evocare atmosfere intimiste tra suggestivi suoni di tastiera, chitarra, armonica e handpan, il disco armonico a due gusci in acciaio.
L’accogliente sala trasteverina si presta alle considerazioni e ai ricordi vintage di Timi legati alla sua infanzia e alla famiglia, ai cibi succulenti della mamma, ai programmi tv in bianco e nero dove a fare da leit motiv è la sigla ‘Cocktail d'amore’ della compianta Stefania Rotolo, icona anni ’70 precocemente scomparsa. La vena provocatoria e anticonformista di Timi emerge nelle canzoni da lui composte e cantate, a cominciare dai titoli: ‘Per te farò sanguinare i fiori del pregiudizio’, ‘La felicità dura il tempo di una bancarella a Santa Marinella’, ‘Cemento ruvido’ e la struggente ‘Cancro’, il dolore riflessivo per la morte di un’amica. Lo spettacolo è il viaggio emozionale in cui è racchiusa la vita di ognuno, con le proprie imperfezioni, difetti ed errori, comunque unica e degna di essere vissuta con le sue piccole grandi gioie anche se non diventeremo mai, per l’appunto, Elvis Presley. Infoline e prenotazioni: 065898111. Dal 23 al 27 aprile la commedia di Vincenzo Salemme ‘Premiata Pasticceria Bellavista’ è ospitata al Sala Umberto per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro.
La trama è incentrata sui due fratelli Ermanno e Giuditta, proprietari di una pasticceria annessa alla loro casa, dove convivono con la madre sofferente di diabete. Ermanno, che ha subito un intervento di trapianto agli occhi prelevati da Carmine, un senzatetto entrato in coma e creduto morto, ha una relazione segreta con Romina. All’improvviso piomba nella pasticceria Carmine, risvegliatosi dal coma e divenuto cieco, dicendo che d’ora in poi Ermanno dovrà guardare la vita per lui. “Raccontare le paure più recondite dell’animo umano - afferma Salemme - mi ha sempre affascinato. Senza la pretesa di trovare risposte… Io provo a farlo sempre in maniera spiritosa, non per mancanza di rispetto nel trattare argomenti così delicati ma perché ridere e sentir ridere mi aiuta ad affrontare meglio le mie fragilità”. Con Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Stefano Miglio, Viviana Cangiano, Federica Carruba Toscano, Dolores Gianoli, Alessandra Mantice. Infoline e prenotazioni: www.salaumberto.com.
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