L'evento
23.06.2025 - 22:42
Un romanzo tratto da una storia vera che parla di disagio giovanile, di false promesse e di una società fragile, di chi sogna qualcosa e di chi crea illusioni.
“Il ladro di chimere”, romanzo d’esordio dello scrittore pontino Giacomo D’Ambrosio, edito da Ensemble, sarà presentato al Museo Giannini di Via Oberdan la sera del 28 giugno (ore 18) alla presenza del giovane autore in dialogo con il giornalista Bernardo Bassoli.
La trama ruota intorno a Paolo, e ha per protagonisti anche una ragazza di nome Sara e la psicoterapeuta, la dottoressa Frida Battisti.
Scrive su “Il ladro di chimere” lo scrittore parigino Guillaume Chpaltine: “Questa storia è una sorta di diario terapeutico che diventa romanzo, a volte ironico e dissacrante nei confronti del disagio psicologico giovanile, dell’amore e dei tradimenti, delle situazioni reali del mondo di oggi”.
Giacomo D’Ambrosio è nato a Priverno (Latina) nel 1996, ha conseguito la maturità classica al liceo Dante Alighieri di Latina e la laurea magistrale in Lettere all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. S’interessa di cinema e di teatro, oltre che di critica e di geopolitica.
Il romanzo è dedicato ad Antonio Pennacchi.
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