Conto alla rovescia
01.09.2025 - 12:50
“Ventotene è nata da un gesto di privazione ma da quella condizione è germogliata un’idea di libertà collettiva, interdipendente. Il VOF raccoglie proprio questa eredità e la rilancia in forma artistica: libertà come autodeterminazione creativa, come possibilità di reinventare se stessi nello spazio comune, come disobbedienza costruttiva”. Con queste parole che racchiudono il passato del confino politico, la nascita del Manifesto e immaginano nuove forme e visioni per il futuro, Andrea Cota - il producer, dj e musicista romano noto come Mondocane - introduce il Ventotene Open Festival del quale è Direttore Artistico. Dice di più Andrea, definisce la manifestazione “un atto politico che nasce per riportare l’arte al suo ruolo di collante sociale e a strumento di apertura. Farlo su questa isola significa - aggiunge - trasformare un passato di isolamento in un orizzonte di libertà condivisa”.
L’Open festival intende quindi abbattere frontiere e chiusure per creare connessioni in un momento storico in cui non sono affatto scontate. È una sfida ambiziosa che dal 2 al 5 ottobre punta a trasformare l’isola attraverso arte, danza, sperimentazione. Una trasformazione particolare, perchè arte e ambiente si alimenteranno a vicenda dando vita a un ‘ecosistema creativo’ che sarà anche spazio di ‘risonanza collettiva’: 25 le performance che animeranno i luoghi simbolo di Ventotene grazie a una affiatata squadra di artisti che la raggiungeranno: Future Nomadz feat Meg, Bawrut, Ehua, Miz Kiara, Treska y Tigre, Max Passante, Go Dugong, Damir, Dj Freshh e Mara (Naturalis), Folktronica, Kormorano, Bluemarina e lo stesso Mondocane.
Insieme, intendono rendere i Giardini di Mezzatorre alle Saline, i Giardini del Museo Archeologico e altri siti che rientrano nella mappa della kermesse, “spazi di comunità, di resistenza e di creazione condivisa”.
Una seconda trasformazione che si intende apportare, riguarda l’Hub internazionale di ricerca artistica e culturale, altro volto dell’isola grazie alla Residenza Artistica “We Are Open” che vedrà esponenti dei diversi linguaggi dell’arte e studenti del corso di Computer Art della NABA impegnati in uno stesso affascinante percorso.
Tutto questo, e molto di più, va immaginato non nel caos turistico della stagione estiva, ma in un tempo molto più silenzioso e tranquillo. La scelta è pensata e voluta dagli organizzatori, Roberto Di Rosa e Raffaela Leoni, e risponde alla loro visione di una “Ventotene che diventa origine e matrice stessa del festival”. Accadrà allora, che l’ambiente, il paesaggio, la musica elettronica, i corpi, le voci costituiranno un unico organismo: “Vogliamo portare vita - aggiungono Di Rosa e Leoni - dove tutto si ferma, creare valore dove c’è silenzio, e attivare un’economia culturale che sia sostenibile e replicabile anche in futuro”.
Il festival è alla sua terza edizione.
I biglietti Full Pass sono disponibili su DICE.
Ulteriori info: ventoteneopenfestival.it.
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