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Il fatto

Agguato a colpi di pistola, arrestati gli aggressori

Eseguite quattro misure cautelari per tentato omicidio, l’ultimo uomo arrestato dopo un inseguimento a tutta velocità

Agguato a colpi di pistola, arrestati gli aggressori

Una sparatoria in piena regola, un agguato a colpi di pistola per un regolamento di conti, una fuga rocambolesca da film. Ma la parola fine su una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso la città di Fondi è arrivata ieri mattina, con la cattura del quarto e ultimo indagato.
La Polizia di Stato di Latina ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Latina su richiesta della Procura, nei confronti di quattro persone tutte domiciliate a Fondi: si tratta di Giuseppe Ambrosio 34enne originario di Caserta, Raffaele Ferraro, 38enne originario di Napoli, Eugenio Cuccaro, 44 anni originario Roma, e Sara Cianfanelli, 33enne originaria di Roma, tutti già noti alle forze dell’ordine.
I quattro sono gravemente indiziati di tentato omicidio premeditato in concorso, porto illegale di arma da fuoco e, per due di loro, anche del furto aggravato di un’auto utilizzata per l'agguato, avvenuto tra il 12 e il 14 maggio.
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Latina e dal Commissariato di Fondi, la notte tra il 14 e il 15 maggio, nei pressi di un locale vicino al palazzetto dello sport, vennero esplosi diversi colpi di arma da fuoco contro un 40enne pregiudicato locale. L’uomo, colpito a una gamba, riuscì miracolosamente a salvarsi fuggendo e nascondendosi nei paraggi, mentre gli aggressori continuarono a cercarlo, determinati a finirlo.
Un’aggressione brutale, che ha scosso la comunità fondana. Gli investigatori, da subito, hanno puntato su un regolamento di conti legato ad ambienti criminali locali. Le prime testimonianze raccolte e l’analisi dei filmati di videosorveglianza hanno permesso in tempi stretti di individuare i responsabili.
Il cerchio si era stretto già il 3 luglio scorso, quando tre dei quattro indagati erano stati rintracciati e arrestati. Ma all’appello mancava Giuseppe Ambrosio, il più giovane, classe ‘91, che da quel momento era irreperibile. Un’assenza che ha tenuto alta l’allerta tra le forze dell’ordine, consapevoli della pericolosità del soggetto.
Ieri mattina, dopo giorni di ricerche, gli agenti lo hanno intercettato mentre era a bordo di un’auto insieme alla moglie. Ne è nato un inseguimento ad alta tensione. Ambrosio ha speronato il veicolo della Polizia facendolo finire in un fossato, poi ha abbandonato la donna, incinta, lungo la strada e ha continuato la fuga da solo, con l'auto ormai danneggiata e priva di una ruota.
La corsa è finita contro un muro. Nonostante l’impatto, Ambrosio ha tentato la fuga a piedi, inseguito dagli agenti, che alla fine sono riusciti a bloccarlo e ammanettarlo. Una fuga disperata e senza via d’uscita, conclusa con l’inevitabile arresto.
Una cattura che mette la parola fine su un’indagine rapidissima e precisa. L’intera operazione è stata coordinata dalla Procura di Latina. L’azione delle forze dell’ordine ha permesso non solo di arrestare tutti i presunti responsabili ma anche di delineare con chiarezza il movente, le modalità e la pianificazione dell'attentato. I quattro sono stati arrestati e sono in carcere. Le accuse mosse sono gravissime e i futuri accertamenti dovranno fare luce anche su eventuali mandanti o retroscena ancora oscuri. Fondi, intanto, tira un sospiro di sollievo dopo settimane di paura e tensione. Un sospiro di sollievo, grazie all’efficace sinergia tra Procura, Squadra Mobile e Commissariato. L’intervento tempestivo degli agenti, la professionalità nelle indagini e la determinazione nel chiudere il cerchio, hanno fatto la differenza.

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