Sul piano scuole della Provincia di Latina, anche i docenti dell'Itis Pacinotti hanno molto da lamentarsi. "Alunni e docenti non sono pacchi da spedire dove si vuole" si sfogano. E promettono battaglia e azioni legali. Come è noto, il Pacinotti sarebbe spacchettato, con un indirizzo accorpato al "Gobetti" e uno al "De Libero". 
"Ancora una volta - affermano i docenti - c’è chi pensa di potersi muovere liberamente, spinto da una missione salvifica, fuori dalle procedure di legge. Il dimensionamento scolastico è regolamentato da una precisa normativa, tra cui la principale che è la legge sull’autonomia scolastica. Ebbene le scuole autonome, come l’ITT Pacinotti (l’unica che a Fondi ha l’autonomia), hanno personalità giuridica e non possono essere coinvolte quando ci sono altre scuole senza autonomia, come è per il De Libero e il Gobetti. È possibile solo se ci sia un’intesa, in questo caso solo se il Pacinotti vuole svendere una fetta della propria offerta formativa. L’intesa (significa che deve esserci una accordo da ambo le parti) deve avvenire tra scuola e Provincia e non tra Comune e Provincia. Il Comune risulta quindi il terzo incomodo, che confonde, tra l’altro, gli ambiti dei saperi affini con le parole liceo e tecnico. Ebbene si viola ogni procedura di legge, senza mai motivare perché la proposta di unificare tutte le scuole superiori in un unico polo non può andare bene.
C’è chi pensa di poter spacchettare l’ITT Pacinotti, impacchettare una parte di alunni e lavoratori e spedirli dove si vuole, infischiandosene della legalità, dei danni patrimoniali all’Istituzione scolastica, dei danni esistenziali prodotti alle persone e all’offerta formativa". I prof della scuola attaccano duro e promettono battaglia. "Di fronte a tanto scempio una cosa è certa, coloro che si ritrovano coinvolti in un procedimento che non li doveva riguardare non staranno zitti e fermi, né subiranno passivamente decisioni che ritengono stabilite fuori dalle legge".