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Alba Chiara

Maxi frode fiscale con fatture finte, tutti a giudizio

Diciotto gli imputati, tra cui il commercialista Sergio Scipione: l’inchiesta della Finanza conclusa nel 2023

Maxi frode fiscale con fatture finte, tutti a giudizio

Sono stati tutti rinviati a giudizio i diciotto imputati per la maxi frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza nel 2023. Un ginepraio di società operanti soprattutto nei servizi e nel settore delle costruzioni aveva prodotto tra il 2016 e il 2018 un’evasione vicina ad un milione di euro tramite operazioni fittizie e finte passività di una moltitudine di società e cooperative con sede tra Formia, Gaeta e Minturno. La complessa rete di operazioni sospette, gli intrecci societari e le collaborazioni furono raccolte dalla Guardia di Finanza di Formia in un corposo fascicolo, che nel 2023 diede vita all’operazione Alba Chiara con sequestri per equivalente e la scoperta di una produzione di fatturazioni false per un ammontare complessivo di tre milioni di euro. Adesso il giudice delle indagini preliminari Marcopido ha rinviato a giudizio tutti coloro che a vario titolo erano stati individuati quali facenti parte della rete messa in piedi ai fini della frode fiscale. Ci sono nomi eccellenti e alcuni anche ricorrenti in altre inchieste per truffe sui bonus edilizi; tra questi Giovanni Luglio, coinvolto per il tramite della ditta individuale che porta il suo nome. Secondo il capo di imputazione il sistema si reggeva soprattutto sull’apporto tecnico e professionale del commercialista Sergio Scipione, cui viene contestata la certificazione di passivi fittizi a beneficio di diverse società. Oltre a Luglio e Scipione rispondono di frode fiscale, dichiarazioni fittizie, false fatturazioni e occultamento di libri contabili, a vario titolo e per diversi episodi, anche Mattia Cannavale, Andrea Pappa, Simone Nardella, Anna Ferraro, Giovanna Grigolo, Michele Nardella, Domenico Provenzale, Pietro Ruggieri, Francesco Ruggieri, Luigi Ruocco, Maria Chiara Palumbo, Francesco Angelone, Vincenzo Marrali, Enrico Mignano, Jhon Manzi. Nel corso dell’udienza preliminare erano state sollevate svariate eccezioni dalle difese, rappresentate dagli avvocati, Mattia Aprea, Gianfranco Testa, Patrizio Della Volpe, Marco Popolla, Maurizio Suarato, Eugenia Ruocco, Pasquale Improta, Massimo Signore, Mario Ruggieri, Eleonora ReaPasquale Cardillo Cupo, Enzo Macari. Le indagini della Finanza di Formia, coordinate dal sostituto procuratore Mattei, fondano su una poderosa raccolta di documentazione sulla quale sono state effettuate verifiche incrociate da cui è emersa la produzione fittizia.

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