Il caso
09.09.2025 - 20:45
L’estate delle polemiche sulle spiagge libere occupate abusivamente, dei divieti, delle proteste è finita o restano solo pochi giorni. Eppure proprio adesso il Dipartimento Edilizia e Patrimonio pubblico del Comune di Gaeta «riconosce» che vi sono state perlomeno delle vistose anomalie ed emette un divieto a imporre limitazioni alla libera fruizione dell’arenile. La notizia è di quelle che sfiorano il surreale, tuttavia è contenuta, nero su bianco su un atto del Comune, probabilmente anche uno dei primissimi che portano la firma del nuovo dirigente Pasquale Sarao. «A seguito di varie segnalazioni da parte di cittadini e delle forze dell’ordine, si rileva la errata applicazione della normativa che consente il libero e gratuito accesso al pubblico demanio marittimo, nonché il transito sulle aree in concessione ed anche da proprietà privata. - si legge testualmente nel provvedimento dirigenziale - Orbene, si ricorda che l’accesso al pubblico demanio non può essere in nessun caso impedito, come previsto dalla vigente normativa nazionale, regionale e comunale, anzi lo stesso deve essere sempre garantito liberamente e gratuitamente, transitando sia in aree demaniali in concessione che su proprietà privata. A tal proposito si diffida ad ogni comportamento contrario alla normativa nonché si dispone la rimozione di qualsivoglia tipo di cartellonistica contraria alla stessa normativa. Alle forze di polizia, a cui la presente nota è trasmessa per conoscenza si chiede di vigilare ed accertare eventuali violazioni della norma e azioni lesive nei confronti degli avventori».
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