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Il fatto

Spiagge, il Tar annulla la delibera e condanna il Comune a pagare le spese

Salta il primo progetto di finanza per il litorale di Gaeta

Spiagge,  il Tar annulla la delibera e condanna il Comune a pagare le spese

Il Tar di Latina ha annullato la delibera del consiglio comunale di Gaeta del 19 febbraio scorso, con cui è stato approvato uno dei quattordici progetti di finanza per la riassegnazione delle concessioni demaniali di Serapo. Il progetto era stato presentato dalla Thor srl società Benefit e la sua approvazione è stata impugnata dall’attuale gestore della particella di spiaggia in concessione, ossia la società titolare del lido Serapide, «Riciniello Cosmo &c sas», rappresentata dall’avvocato Alfredo Zaza D’Aulisio, che aveva chiamato in causa il Comune e la Thor. Cade dunque questo progetto di finanza, seppure la sentenza potrà ancora essere oggetto di ricorso in secondo grado. Ma soprattutto viene minato il principio generale che sta alla base della scelta del Comune di Gaeta di procedere alle nuove assegnazioni degli stabilimenti con progetti di finanza. Il Comune si è costituito in giudizio, tramite l’avvocato Daniela Piccolo, sostenendo di aver preferito la Thor alla uscente «Riciniello» per il maggior investimento in opere pubbliche, che per la vincitrice è pari a un milione e centomila euro mentre l’altra aveva offerto investimenti per 864mila euro. Dunque sarebbe stata «solo» una questione di soldi. Ma i giudici amministrativi censurano alla base quanto accaduto e in primis viene sottolineato come la disciplina del progetto di finanza non può trovare applicazione alle procedure pendenti prima del 31 dicembre 2024, come quella esaminata nel ricorso, appunto. Peraltro il Tar riprende un ampio stralcio del parere espresso dall’Autorità di garanzia della concorrenza e del mercato sulla medesima delibera di febbraio

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