"L'Europa deve essere capace finalmente di raccontare una prospettiva per i prossimi anni. Questo è cruciale - ha detto il premier Matteo Renzi - Non siamo contro l'Europa- io sono europeista nel midollo. Ma voglio un'Europa più forte, in cui le regole che valgono per me, valgano anche per gli altri. Che non ci sia un doppio standard. Dopo anni in cui l'Italia aveva paura di cosa dicevano in Europa, oggi l'Italia è tornata per dire una cosa molto semplice: siccome le riforme le abbiamo fatte, ora parliamo di cosa deve essere l'Europa dei prossimi anni. Noi pensiamo che ci sia bisogno della voce dell'Italia". Renzi ha poi annunciato: "Nelle prossime settimane saremo a Ventotene con il presidente della Regione Nicola Zingaretti e con il ministro Dario Franceschini, dove il governo italiano farà un grandeinvestimento per il rilancio di quel luogo nel senso dell'Europa che verrà".

Sull'annuncio del premier, è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone. "Speriamo che la visita di Renzi e Zingaretti a Ventotene, in compagnia del Ministro Franceschini, non sia un viaggio di piacere segnato dalla solita passerella politica. L’annuncio di questa mattina motivato da un laconico “faremo una visita a Ventotene per la riqualificazione di questo luogo tanto caro a tutti noi" ci fa sorridere. Immaginiamo, per usare un termine molto caro al presidente Zingaretti, che la visita sia legata ai non più rinviabili, ma indispensabili lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’ex carcere di Santo Stefano. Interventi su cui meno di dieci giorni fa la maggioranza di centrosinistra e Zingaretti hanno respinto l’ordine del giorno che ho presentato e che era mirato ad impegnare la giunta regionale a reperire le risorse necessarie per la redazione di una prima progettazione per la quantificazione delle somme occorrenti alla ristrutturazione, consolidamento e messa in sicurezza della struttura che rappresenta un patrimonio architettonico e culturale unico in Italia e nel Lazio. Ci auguriamo che almeno questa volta, dopo il nulla di fatto seguito alla visita effettuata ad ottobre dello scorso anno, Zingaretti e Renzi non lascino l’ex carcere di Santo Stefano a marcire nell’immaginario collettivo. Ci scuseranno ma dopo questi anni di annunci, stiamo tutt’altro che sereni".