Il caso
03.05.2024 - 10:30
Con sentenza pubblicata ieri, la VII sezione del Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto da Alessandra Del Vecchio confermando la sentenza n. 537/2023 della sezione di Latina del Tar Lazio. Il Consiglio di Stato ha accolto le ragioni del “Comitato per lo sviluppo della Marina di Bazzano” e di Monia Maggiacomo, titolare dello stabilimento balneare “Blue Lagoon Bay”, difesi dall’avvocato Guglielmo Raso, nonché del Codacons, in giudizio con gli avvocati Gino Giuliano e Carlo Rienzi. Non costituito in giudizio il Comune di Sperlonga. La sentenza del Consiglio di Stato cristallizza, di fatto, un principio giurisprudenziale di rilevanza primaria in tema di disciplina normativa del demanio marittimo, che troverà applicazione nell’intero territorio nazionale: nessun privato proprietario e nessun concessionario di stabilimenti può negare o limitare il libero accesso alla spiaggia.
«E’ la definitiva conferma alla piena fondatezza delle nostre ragioni - hanno spiegato i legali - che abbiamo fatto valere sin dall’inizio di questa lunga e complessa battaglia legale, con l’esposto a seguito del quale ottenevamo dal Comune di Sperlonga l’ordinanza con la quale veniva ingiunto ai privati proprietari del fondo intercludente di rimuovere le sbarre e i cancelli con cui limitavano l’accesso alla spiaggia di Bazzano». Un provvedimento che peserà ulteriormente nel processo penale a carico di Alessandra e Alberto Del Vecchio, imputati per violazione del codice della navigazione, in cui sono costituiti parte civile i titolari dei tre complessi balneari, difesi sempre da Guglielmo Raso.
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