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Falsi incidenti, vittime intimidite e costrette a pagare

Il gip nell’ordinanza cautelare: un anziano intimorito dalle continue minacce ricevute. I fatti tra il 2020 e il 2022

Falsi incidenti, vittime intimidite e costrette a pagare

Le carte dell’inchiesta offrono scenari quasi impensabili. Erano senza scrupoli e non si sono fermati davanti a nulla gli indagati finiti agli arresti domiciliari che hanno truffato ed estorto a diversi anziani somme di denaro con la trucco del falso incidente. E’ quello che emerge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese che ha accolto la richiesta della Procura di Latina e del pm Giuseppe Bontempo. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Sermoneta. «I tre indagati sono i reali protagonisti delle condotte delittuose dalle quali sembrerebbero trarre costanti e periodici profitti economici».

Gli inquirenti hanno messo in luce «la spiccata capacità delinquenziale e una reale abitualità nella commissione dei reati simili». Hanno puntato sulla paura e l’ingenuità delle persone anziane. Una delle vittime, un anziano di Latina di 72 anni, è stata costretta a consegnare un’ingente somma di denaro pari a oltre 20mila euro. «Intimorito dalle continue minacce ricevute, in uno stato di totale impaurimento si è visto costretto a consegnare gli elevati importi di denaro per chiudere definitivamente». L’uomo era terrorizzato e una volta che è stato ascoltato dagli investigatori ha detto. «Risposi che glieli avrei dati pur di finirla con questa storia».

Gli importi delle truffe variavano da migliaia di euro a poche decine. E’ successo in questo caso il 30 agosto del 2020 quando uno degli indagati, in concorso con una persona rimasta ignota, ha simulato un tamponamento esibendo alla vittima della truffa, dei danni presistenti chiedendo in questo caso il pagamento immediato di una somma per il risarcimento.

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