Il caso
25.10.2024 - 21:59
Il Comune di Terracina
L’operazione su appalti e tangenti “The Good lobby” di Ceccano si è allargata, di fatto, anche in terra pontina. Per la precisione interessando il Comune di Terracina dove, dal 16 febbraio scorso, ha preso servizio nell’Ufficio edilizia (SUE) di Palazzo Braschi l’Architetto Elena Papetti, una degli arrestati nel blitz effettuato dalla squadra mobile di Frosinone e dal Servizio centrale operativo della direzione centrale Anticrimine di Roma sotto il coordinamento della Procura della Repubblica europea e che ha coinvolto, tra gli altri, il sindaco Roberto Caligiore, in quota Fratelli d’Italia, e alcuni funzionari del Comune ciociaro.
Si sarebbe davanti a un’associazione a delinquere per la gestione degli appalti assegnati dall’Ente per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche con i fondi europei del Piano nazionale ripresa resilienza (PNRR). Una gestione illecita anche per l’accoglienza dei migranti che ha portato a tredici misure cautelari e a sequestri patrimoniali.
Destinataria della misura anche la professionista Elena Papetti, legata al primo cittadino da una relazione sentimentale, che dal Comune ciociaro è approdata a quello di Terracina in seguito alla determina dirigenziale del Dipartimento II Settore Gestione Giuridica del personale (n.209 del 2 febbraio 2024), in cui si certifica l’assunzione di 1 funzionario servizi tecnici (ex categoria D) a tempo pieno e indeterminato.
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