Il caso
30.01.2025 - 10:30
Il braccio di ferro è finito. Durava dal 2003. Da una parte il Comune di Sabaudia, dall’altra il Comune di San Felice Circeo, al centro i terreni di Molella, Mezzomonte e Palazzo. Erano contesi in un tira e molla che si è concluso. L’annuncio ieri mattina in una conferenza stampa in Comune a Sabaudia, alla presenza dei sindaci di Sabaudia e San Felice Circeo: Alberto Mosca e Monia Di Cosimo. Nel 2023 è stato emesso un provvedimento della Corte di Cassazione che assegna i terreni a San Felice Circeo, ribaltando la sentenza della Corte d’Appello di Roma e quella di primo grado del Tribunale Civile di Latina la cui decisione risale al 2008.
Cosa succede adesso con l’accordo raggiunto tra le due amministrazioni? I residenti che in passato hanno acquistato i terreni contesi potranno avviare le pratiche per un nuovo contratto a tre parti. «Le somme versate dai privati già saranno rimborsate direttamente dal Comune di Sabaudia a favore di San Felice Circeo per il nuovo atto e l’eventuale eccedenza versata dal privato sarà restituita»: è emerso questo nel corso dell’incontro. In questo modo - come hanno sottolineato le due amministrazioni - è una soluzione che evita disagi ai cittadini e mette la parola fine definitivamente ad una storia che sembrava infinita.
I proprietari dei terreni contesi potranno definire e regolarizzare le loro posizioni con il Comune di San Felice senza ricorrere alle lungaggini burocratiche e amministrative. Soddisfatti i due sindaci, quella di ieri è stata una giornata storica. «Possiamo finalmente annunciare la chiusura di questo lungo contenzioso che ha coinvolto tanti cittadini e causato non pochi disagi. Dopo ben 22 anni abbiamo trovato una soluzione che, grazie alla collaborazione tra i nostri Comuni, restituisce serenità alle famiglie coinvolte», hanno detto Alberto Mosca e Monia Di Cosimo, primi cittadini rispettivamente di Sabaudia e San Felice Circeo.
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