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Il fatto

Cartomante e ladra, condannata in Appello a due anni e due mesi

Era stata ospitata in casa di due donne per riti magici: erano spariti 30mila euro

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Condanna confermata dai giudici della prima sezione della Corte d'Appello di Roma nei confronti di una donna S.B. queste le sue iniziali, ritenuta la presunta responsabile di un furto in casa di due donne residenti a Sezze.


La Corte d'Appello ha confermato la sentenza emessa il 5 luglio del 2021 dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Laura Morselli che aveva condiviso le risultanze investigative raccolte sulla scorta della denuncia presentata ai carabinieri dalle parti offese.


In base a quanto ricostruito l'imputata è stata ospite in casa delle due donne perché doveva compiere dei riti magici per togliere il malocchio e purificare la casa perché - come riportato nel capo di imputazione - era una cartomante. Secondo l'accusa approfittando di un momento di distrazione delle due donne, l'imputata si è appropriata in modo fulmineo di oggetti in oro per un valore complessivo di 33mila euro.


I fatti contestati sono avvenuti a Sezze tra il 31 maggio e il 26 luglio del 2018. Quando era avvenuta la scoperta e le due donne si erano accorte che da casa erano spariti gli oggetti preziosi, era stata presentata una denuncia ed erano scattate le indagini coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Miliano.


La Procura di Latina aveva contestato l'aggravante del danno di grande entità.
Sono due le parti offese nel processo, una si è costituita parte civile ed è assistita dall'avvocato Sinhue Luccone mentre l'imputata è rappresentata dall'avvocato Alessia Vita.


In aula nel corso del processo di secondo grado è caduta l'aggravante del danno di grande entità. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

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