La novità
17.02.2025 - 10:30
Dopo anni di abbandono e una lunga vicenda giudiziaria, il Palazzo Key di Latina si prepara a una nuova vita. A sei mesi dalla confisca definitiva stabilita dalla Cassazione, l'Agenzia del Demanio ha avviato le pratiche per il recupero dell'edificio, presentando al Comune di Latina un'istanza di condono. Questo passo rappresenta il primo concreto segnale di riqualificazione per una struttura che da quasi 40 anni giace in uno stato di degrado nel cuore della città.
Un accordo strategico tra Comune e Demanio
L'iniziativa rientra in un più ampio accordo di valorizzazione degli immobili pubblici siglato a fine dicembre tra il Comune di Latina e l'Agenzia del Demanio. Il progetto ha un duplice obiettivo: da un lato, ridurre le spese per gli affitti passivi del Demanio, che ammontano a circa 3 milioni di euro annui, soprattutto per le sedi giudiziarie; dall'altro, consentire al Comune di usufruire delle competenze tecniche dell'ente per avviare interventi di recupero su edifici di proprietà pubblica. Nell'accordo è esplicitamente indicato che il Palazzo Key è di competenza del Demanio e che il piano dettagliato per la sua destinazione sarà sviluppato dopo la firma definitiva dell'intesa, prevista nelle prossime settimane. Secondo una delle clausole stabilite, ogni futura assegnazione degli spazi dovrà ottenere il via libera del Comune, garantendo così un utilizzo conforme alle esigenze della comunità.
Un recupero atteso da decenni
Costruito nel 1966 per ospitare un'attività commerciale di esposizione e vendita di mobili, il Palazzo Key ha operato fino agli anni ’80, per poi cadere in disuso. Negli anni successivi sono stati avviati diversi tentativi di ristrutturazione, ma vicende giudiziarie legate alla compravendita dell’immobile ne hanno bloccato ogni sviluppo. Nel 2007 l’edificio fu venduto per 2,5 milioni di euro, una cifra ritenuta troppo bassa da uno dei soci coinvolti nella transazione, scatenando una battaglia legale che si è protratta per anni fino alla confisca definitiva. Oggi il Palazzo Key si presenta come un vero e proprio “scheletro urbano”, con evidenti segni di degrado e pericoli strutturali che hanno reso necessaria la transennatura delle aree circostanti per il rischio di caduta di calcinacci. La ristrutturazione annunciata dal Demanio rappresenta quindi una svolta attesa da tempo, capace di restituire alla città uno spazio funzionale e riqualificato.
Il futuro della struttura
Con il condono avviato, l’attenzione si sposta ora sul futuro utilizzo dell’edificio. Tra le ipotesi più plausibili vi è la destinazione a uffici pubblici, in linea con la strategia del Demanio di ottimizzare le sedi istituzionali e ridurre i costi di locazione. Se tutto procederà secondo i piani, il recupero del Palazzo Key potrebbe rappresentare un modello virtuoso di collaborazione tra enti per la riqualificazione urbana. Nel frattempo, sembra ormai accantonata l’idea di destinare l’ex edificio Teti di via Duca del Mare all’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe). La struttura è stata ritenuta poco adatta per la sua collocazione nel cuore della città, a ridosso dell’isola pedonale di Piazza del Popolo. Questa decisione sottolinea l’attenzione delle istituzioni nel trovare soluzioni che rispondano sia alle esigenze operative che al contesto urbano circostante.
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