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Scandalo fallimenti, udienza in Tribunale: citati i testimoni Lollo e Amatore

Il 21 ottobre sarà ascoltato l’ex magistrato, il giudice e il commercialista Viola

Scandalo fallimenti, udienza in Tribunale: citati i testimoni Lollo e Amatore

Tra i testimoni dell’ accusa nel processo sullo scandalo dei fallimenti in Tribunale c’è l’ex giudice Antonio Lollo, la cui posizione processuale è stata definitiva con il patteggiamento. Dieci anni fa lo scandalo, ad ottobre tornerà in Tribunale da testimone. L’ex magistrato della sezione fallimentare insieme al commercialista Marco Viola, anche lui coinvolto nello scandalo dei fallimenti, sarà ascoltato nel corso della prossima udienza il 21 ottobre davanti al Collegio Penale del Tribunale di Latina. Anche Viola ha patteggiato la pena. E’ prevista l’audizione del giudice Roberto Amatore, anche lui in passato nella sezione fallimentare del Tribunale di Latina e ora in Cassazione. Ieri davanti al pm Marina Marra, è stata ascoltata una testimone, la sorella di uno degli imputati di questa tranche del processo, si tratta di un imprenditore. «E’ stato fatto un concordato per pagare dipendenti e fornitori altrimenti la strada era il fallimento, è stato fatto per salvare il salvabile - ha detto - ad un certo punto invece ci siamo trovati i soldi sequestrati, le case sequestrate per pagare un debito che non era nostro». Gli imputati sono: Marco Ciriaci, Davide Ianiri e Andrea Lauri, sono difesi dagli avvocati: Archidiacono, Leone, Ciotti, Del Duca, Odolinto. L’udienza è durata meno di quindici minuti ed è stata rinviata di sette mesi, il legale di un imputato, ha eccepito l’intervenuta prescrizione per il proprio assistito. La decisione spetta al Collegio penale nel corso della prossima udienza. I reati ipotizzati nei confronti di imprenditori e professionisti sono: bancarotta e induzione indebita. I fatti tra il 2014 e il gennaio del 2015. Le indagini erano scattate dopo la denuncia di un professionista commissario giudiziale e liquidatore del concordato preventivo Consorzio costruttori Pontini contro il procuratore nominato dall’amministratore del Consorzio e contro chi aveva concluso una transazione a seguito dell’ammissione al concordato tra il Consorzio e l’azienda Pizzarotti di Parma. Quella che si è svolta ieri è la seconda tranche dell’inchiesta, il processo madre si è svolto a Perugia. Lo scandalo dieci anni fa, il 20 marzo del 2015 erano state eseguite le misure restrittive.

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