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Cronaca

Omicidio nel vivaio, parla il fratello di Marco: "Un fiore per ricordarlo"

Il fratello della vittima dopo l'ergastolo a Di Girolamo: nessun vincitore. Quella persona ha distrutto la sua vita, quattro famiglie e una comunità

Omicidio nel vivaio, parla il fratello di Marco: "Un fiore per ricordarlo"

Un fiore da piantare. Una speranza che poi cresce. La madre di Marco Gianni indossava il giorno della sentenza una maglietta con un’immagine del figlio circondato dai fiori. «Spero che i nostri bambini possano vivere felici in un mondo dove non si usano le armi ma si coltivano i fiori come faceva Marco», aveva detto dopo la condanna all’ergastolo di Riccardo Di Girolamo.

Parole profonde, piene di luce. «Nessuno esce vincitore, tutti hanno perso. Marco a noi non lo ridarà nessuno - ricorda il fratello Matteo - quella persona ha distrutto la sua vita, quattro famiglie e un’intera comunità. L’ergastolo è una giusta pena», aggiunge. Matteo guarda al futuro e a quello che c’è de seminare. «C’è stata la sentenza di condanna ma adesso dobbiamo rinascere, dare speranze, ricordare Marco con un fiore da piantare a Pontinia. Ecco questo è un bel messaggio di speranza: sarebbe bellissimo per tutti», ricorda Matteo. «Con mia madre spesso lo abbiamo detto questo è stato un femminicidio al contrario». Adesso è il momento di rinascere, usando le parole di Matteo.

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