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Il caso

Polmonite e pestaggio, il giallo dietro la morte di Ciccarelli: le indagini

L’autorità giudiziaria deve fare chiarezza sul decesso in ospedale del 61enne Giulio Ciccarelli ricoverato da dicembre

La sede dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina

E’ un giallo che comincia a mostrare qualche contorno più concreto quello della morte di Giulio Ciccarelli, 61 anni di Aprilia. Sebbene dai vertici dell’Arma che indagano sul decesso avvenuto presso l’ospedale Goretti di Latina l’altro giorno, non arrivino altro che «no comment», sembrerebbe che su questo caso non solo è stato aperto un fascicolo in Procura, ma che contempli anche già un indagato, forse anche due. D’altronde le condizioni dell’uomo che nel dicembre scorso era giunto in pronto soccorso con una gravissima polmonite, erano subito apparse aggravate da una serie di lesioni compatibili, a quanto è dato sapere, con una aggressione avvenuta poche ore prima della richiesta di aiuto.


A causa della compromissione dell’apparato respiratorio, il 61enne venne quindi ricoverato presso l’ospedale del capoluogo pontino e da quel giorno il suo quadro clinico sembra ver registrato solo peggioramenti, tanto da essere poi trasferito nel Reparto di Rianimazione dove è avvenuto il decesso.
A questo punto si deve fare chiarezza, attraverso degli accertamenti medico-legali, sulle cause del decesso. A quanto è dato sapere infatti, alle lesioni compatibili con una aggressione e alla polmonite, si sarebbe aggiunta una infezione a posteriori che potrebbe aver contribuito all’aggravamento.

Al momento quindi non è possibile nemmeno ipotizzare se gli indagati siano sospettati o meno dell’eventuale aggressione, fatto sta che se fosse confermato il pestaggio, questo episodio potrebbe essere annoverato tra quelli che in questi mesi hanno contribuito ad innalzare il livello di allerta e di tensione in città. Anche perché l’eventuale aggressione potrebbe essere avvenuta proprio nel quartiere al centro di una serie di episodi criminali alle porte di Aprilia. Proprio a pochi passi dai luoghi in cui da dicembre ad oggi, si sono registrati atti intimidatori e attentati.

Un quartiere che da tempo è peraltro sotto la lente di ingrandimento dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine e che alla presenza di soggetti criminali e di interessi illeciti forti, registra anche un altro annoso problema, quello delle occupazioni abusive che si fatica a contrastare e a sanare.

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