Il fatto
08.05.2025 - 08:33
Le indagini dei Carabinieri dopo l’inquietante ritrovamento della bomba lasciata davanti all’officina di corso Matteotti proseguono senza sosta. Gli accertamenti sono affidati agli investigatori della Compagnia di Latina che stanno cercando di risalire al movente di quel messaggio intimidatorio. L’ordigno era su un marciapiede a poca distanza dall’ingresso di un portone dove nello stabile abitano alcune persone e dove ci sono anche studi professionali. Era a pochissima distanza dall’attività commerciale. Subito dopo i fatti sono stati ascoltati diversi testimoni e anche chi ha dato l’allarme e ha notato la bomba.
Sono giorni che si continua a parlare in città dell’ordigno ritrovato lunedì mattina a due passi da piazza del Popolo e da Piazza Roma. Una cosa del genere non era mai accaduta nel capoluogo. Il caso della bomba è stato al centro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato ieri mattina dal Prefetto Vittoria Ciaramella su richiesta del sindaco di Latina Matilde Celentano. Erano presenti il Questore Fausto Vinci, il comandante Provinciale il colonnello Christian Angelillo, il comandante provinciale dell Guardia di Finanza il colonnello Giovanni Marchetti.
La riunione è stata l’occasione per un approfondimento dell’inquietante ritrovamento. «Grazie al pronto intervento degli artificieri - ha detto il sindaco di Latina Matilde Celentano a margine della riunione - il pericolo oggettivo che la granata potesse esplodere è stato sventato.
Fermo restando che le indagini sono ancora in corso il Prefetto ha disposto l’immediata intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio da parte delle forze di Polizia in particolare nelle aree interessate dal rinvenimento e ha assicurato la massima attenzione di questa Prefettura al fine di innalzare il livello di sicurezza percepito da parte della collettivi».
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