Maxi furto di energia da 37mila euro: allaccio abusivo in un casolare ad Ardea

Una “bolletta” da 37mila euro che nessuno ha mai pagato. Succede ad Ardea, precisamente nelle campagne di Montagnano, dove i carabinieri della compagnia di Anzio, supportati dal personale tecnico di Enel Energia, hanno messo fine a un articolato furto di energia elettrica culminato con tre arresti.

Il casolare al centro della vicenda, apparentemente isolato, era invece allacciato abusivamente alla rete elettrica nazionale. Un collegamento irregolare, studiato nei dettagli per bypassare i dispositivi di misurazione e sottrarre corrente senza lasciare traccia. La corrente arrivava regolarmente, ma le bollette restavano vuote. Il blitz è scattato dopo settimane di indagini e appostamenti.

I sospetti erano fondati: all’interno della struttura sono state trovate prove inconfutabili delle manomissioni, compresi cavi deviati e contatori alterati. In manette tre persone, tutte con precedenti, tra cui un trentenne che si trovava già agli arresti domiciliari. Nei loro confronti è scattata un’azione di recupero crediti da parte di Enel per un danno stimato in 37mila euro. Una cifra monstre che dà l’idea della quantità di energia sottratta. Nel contesto delle attività di controllo del territorio, i militari hanno anche denunciato due persone: un 29enne di origine marocchina trovato con 20 grammi di hashish e un minorenne di Anzio che circolava con un tirapugni in tasca.

Nel complesso sono state identificate 50 persone e fermati 30 veicoli. Le sanzioni elevate ammontano a 1.800 euro. Un’operazione a tutto campo, dunque, che conferma l’impegno dell’Arma nella lotta alle piccole e grandi illegalità che spesso si annidano lontano dai riflettori, ma che danneggiano la collettività.