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Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Sperlonga e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Latina hanno condotto un’operazione congiunta nell’ambito di un servizio mirato al contrasto del fenomeno del caporalato, effettuando un accesso ispettivo presso un’azienda agricola attiva nella coltivazione di prodotti del settore primario.
Durante l’ispezione, sono emerse irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, il titolare dell’azienda, un uomo di 61 anni residente nel territorio pontino, è stato deferito in stato di libertà per il reato di mancata valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione ad agenti fisici.
Nel dettaglio, l’imprenditore ha fornito ai militari il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che tuttavia risultava incompleto. Il documento non riportava alcuna valutazione relativa al rischio “microclima”, ovvero le condizioni climatiche estreme – come le ondate di calore – che possono compromettere seriamente la salute dei lavoratori, con il pericolo concreto di gravi infortuni.
Per tale omissione, oltre al deferimento, è stata elevata nei confronti del titolare un’ammenda superiore ai 700 euro.
Nel corso del controllo, i Carabinieri hanno anche esaminato la posizione di sei lavoratori presenti in azienda, di cui cinque di nazionalità indiana e uno pakistana. Tutti sono risultati regolarmente assunti e in regola sia sotto il profilo della presenza sul territorio nazionale, sia per quanto riguarda le comunicazioni obbligatorie di assunzione.
L’operazione rientra in un più ampio piano di vigilanza volto alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e alla prevenzione dello sfruttamento lavorativo, in particolare nel settore agricolo.
