Il fatto
15.07.2025 - 10:00
Due condanne e un’assoluzione nel processo che a distanza di quasi undici anni dai fatti si è concluso ieri mattina in Tribunale a Latina per la morte sul lavoro di un operaio. A perdere la vita Giovanni Mastrodomenico, 49 anni di Sabaudia, deceduto in un cantiere sulla Monti Lepini alle porte di Latina.
Il dramma si era consumato a poca distanza da via Bassianese la mattina del 22 dicembre del 2014. È questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Mario La Rosa nei confronti di tre imputati ritenuti i presunti responsabili del reato di omicidio colposo. Per due, si tratta di B.L. queste le sue iniziali, proprietario dell’immobile dove erano in corso i lavori e per C.Q., titolare dell’azienda che stava eseguendo i lavori la pena è di due anni.
Disposto il risarcimento delle parti civili per i familiari della vittima assistiti dagli avvocati Giancarlo Vitelli, Alessia Righi, Stefania Genovesi, Marco Reale da stabilirsi in separata sede. E’ stato assolto G.C., queste le sue iniziali, coordinatore della sicurezza. Secondo quanto è emerso la vittima mentre stava lavorando per sistemare un centro di esposizione era precipitata da un’altezza di oltre cinque metri riportando gravissime ferite. Mastrodomenico era caduto da un ponteggio eseguito - secondo quanto sostenuto dall’allora pm Cristina Pigozzo - in difformità dalla normativa prevista.
Ieri la sentenza dopo la camera di consiglio. Una volta che saranno depositate le motivazioni della sentenza, il collegio difensivo presenterà ricorso in Corte d’Appello. Oltre all’omicidio colposo, gli inquirenti avevano contestato anche la violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.
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