Il dossier
20.08.2025 - 12:14
Nel Lazio il fenomeno delle persone scomparse continua a destare attenzione e la provincia di Latina non fa eccezione. I dati relativi al periodo 2023-2024 mostrano 102 denunce di scomparsa tra i minori (0-17 anni), con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. In questo segmento, la maggioranza dei casi riguarda cittadini stranieri: 80 denunce, a fronte delle quali i ritrovamenti sono stati 34. Tra gli italiani i casi sono stati 22, con 16 ritrovamenti e una percentuale di risoluzione più alta.Nella fascia 18-65 anni le denunce di scomparsa sono state 79, con un incremento del 13% rispetto al 2023. Anche qui emerge una netta differenza tra italiani e stranieri: 59 denunce per cittadini italiani (49 i ritrovamenti) e 20 per stranieri, con appena 13 casi risolti.Il dato più preoccupante riguarda però gli over 65, dove le denunce sono salite a 17, pari a un aumento del 240% in un solo anno. In questo gruppo sono soprattutto gli italiani a rappresentare la quota maggiore, con 12 denunce (8 i ritrovamenti). Ma spiccano anche i 5 casi che riguardano anziani stranieri, con un incremento del 400%.Complessivamente, la provincia di Latina ha registrato 198 denunce di scomparsa tra tutte le fasce d’età, con 125 ritrovamenti. I numeri confermano la complessità di un fenomeno che coinvolge soprattutto minorenni stranieri e che, parallelamente, mostra una crescente vulnerabilità tra gli anziani.
In tutto il Lazio le scomparse sono state 1.172 tra i minori, 744 nella fascia considerata lavorative e 142 tra i pensionati per un totale di 2.058 con 1.451 ritrovamenti. Dei 1.834 scomparsi effettivi del Lazio 946 sono italiani su 2.058 denunce complessive (1.062 gli italiani), di cui 1.451 ritrovamenti (868 gli italiani) e 15 deceduti (8 gli italiani). Le persone ancora da ritrovare sono 607, di cui 194 italiani. Per i soli italiani si tratta di numeri in crescita: del 23,82% le persone, del 18,66% le denunce, del 19,89% le persone ritrovate, del 13,45% quelle da rintracciare, mentre scendono dell’11,11% i decessi.
Nel rapporto si legge che «il costante monitoraggio dei dati ha consentito di rilevare che nel 2024 sono state registrate 24.705 denunce di scomparsa, a fronte di 14.628 ritrovamenti, con ancora attive 10.077 denunce (alla data del 31.12.2024). Resta ancora significativo il numero delle “scomparse ripetute”, che evidenziano spesso situazioni di grande disagio nelle persone coinvolte; infatti, i dati del 2024 indicano che su un totale di 24.705 denunce, sono stati ben 1.987 i soggetti che da soli hanno generato 5.401 eventi e segnalazioni di allontanamento (quasi il 22% del totale); dunque in realtà nel 2024 le persone oggetto di denuncia di scomparsa sono state 21.291. Principalmente va rilevato che, per la prima volta dal 2021, nel 2024 non si è riconfermato un trend di crescita del fenomeno, bensì: una significativa diminuzione del numero di denunce di scomparsa (-5,7% rispetto al 2023); un altrettanto sensibile aumento del numero dei ritrovamenti (+4% rispetto al 2023 limitatamente ai soli scomparsi nel medesimo anno e ben +13,7%, sempre rispetto al 2023, riguardo a qualunque avvenuto ritrovamento, indipendentemente dall’anno della denuncia di scomparsa); il permanere di un notevole influsso del fenomeno migratorio sul dato delle denunce, essendo restata molto alta la percentuale di stranieri che ne sono stati oggetto (58,6 % del totale nazionale), in particolare rispetto a quelli di età inferiore ai 18 anni (72,7% del totale dei minorenni oggetto di denuncia). La media giornaliera delle denunce di scomparsa si è ridotta a circa 68 casi, con una diminuzione di quasi 13 casi pro-die rispetto al 2023».
Quanto all’età di chi scomparse, dalla relazione emerge la diminuzione delle denunce di scomparsa dei più giovani, mentre è stabile il numero di scomparse delle persone in età lavorativa e di quelle fino agli 80 anni. In leggero incremento le denunce per i grandi anziani (che comunque incidono solo per circa l’1% del totale). Rispetto all’anno 2023 sono aumentate di 65, da 270 a 335 (+24%), mentre, come nel 2023, quattro ultraottantenni su cinque sono stati ritrovati.
Nel 2024, il dato delle donne scomparse è rimasto pressoché invariato rispetto all’anno precedente e quindi il decremento delle denunce nel 2024 è determinato dai maschi. Per quanto riguarda la nazionalità, scompaiono più stranieri, 12.876 che italiani, 8.771, con il numero delle denunce che si attesta rispettivamente a 14.474 e 10.231. All’opposto, vengono ritrovati più italiani, 8.167, che stranieri, 6.461.
La maggior parte delle denunce si concentra nei mesi estivi, tra luglio e agosto. Di solito, poi, i ritrovamenti avvengono entro la prima settimana dalla denuncia (75%) se non addirittura tra le 24 e le 72 ore (60%). «Il che testimonia l’efficacia del sistema di ricerca e l’importanza della tempestività della denuncia di scomparsa con il conseguente avvio delle ricerche», si legge nel report. Solo l’1% dei ritrovamenti avviene tra i sei mesi e l’anno dalla scomparsa e il 10% tra uno e sei mesi.
Inoltre, «ai 14.628 ritrovamenti vanno aggiunti 3.276 rintracci di persone la cui scomparsa era stata denunciata negli anni precedenti - prosegue l’analisi - Questo dato positivo risulta in forte crescita».
Nella ricerca delle persone scomparse particolare importanza hanno i piani provinciali: «i prefetti si sono dotati nel corso del tempo di Piani provinciali di ricerca delle persone scomparse che contengono, sulla scorta delle linee-guida emanate dall’ufficio del commissario straordinario, strumenti e metodi per raccogliere le informazioni sulla persona scomparsa, individuare le aree di intervento e pianificare le unità e le risorse logistiche, prevedendo anche l’uso di una checklist per integrare le informazioni acquisite al momento della denuncia e nel corso delle attività di ricerca. Per testare l’efficacia dei Piani provinciali, di cui molte prefetture hanno proseguito anche nel 2024 il previsto aggiornamento, si sono organizzate esercitazioni con diversi scenari e partecipanti».
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