Attualità
18.09.2025 - 09:49
La scuola di via Tasso a Latina
Un disagio inaspettato, un'emergenza che i genitori chiedono a gran voce venga risolta nel più breve tempo possibile. Si parla della chiusura del plesso scolastico di via Tasso, a Latina, dove i bambini per ora sono stati dislocati in altre scuole o costretti a casa attraverso le lezioni a distanza. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dei genitori degli studenti:
"Le famiglie dei bambini frequentanti il plesso “Piccaro” dell’Istituto Comprensivo Tasso di Latina desiderano esprimere, attraverso il vostro giornale, il profondo disappunto nei confronti dell’Amministrazione Comunale per la gestione dei lavori di ripristino della pavimentazione scolastica.
Tali interventi, che avrebbero dovuto essere programmati e realizzati durante i mesi estivi, sono stati invece avviati il 13 settembre, appena due giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico, causando l’immediata chiusura dell’intero plesso. Durante le verifiche è stata riscontrata una traccia minima di amianto nella colla utilizzata per le vecchie mattonelle risalenti agli anni ’70, rendendo necessario un fermo delle attività dal 13 al 21 settembre per garantire la salubrità degli ambienti.
Questa situazione ha generato notevoli disagi per le famiglie, che si sono trovate dall’oggi al domani a dover riorganizzare la propria quotidianità, affrontando spese impreviste e difficoltà logistiche. I bambini, appena rientrati a scuola, sono stati privati del loro ambiente educativo e relazionale, con un impatto emotivo non trascurabile.
Pur riconoscendo una certa tempestività nella gestione dell’emergenza, riteniamo grave che il primo tavolo tecnico tra l’Amministrazione e la Dirigenza scolastica si sia tenuto solo lunedì 15 settembre alle ore 12:30. La risoluzione del problema avrebbe dovuto rappresentare una priorità assoluta sin dal primo momento.
Le soluzioni temporanee individuate – ovvero la ricollocazione delle classi in altri istituti cittadini a partire dal 22 settembre e per due settimane (si parla di un rientro i primi di ottobre) – non risolvono del tutto il disagio. Molte famiglie hanno figli in classi diverse, ora dislocate in sedi differenti, con evidenti complicazioni logistiche. Inoltre, gli studenti della scuola secondaria di primo grado sono stati costretti alla didattica a distanza, con tutte le criticità che essa comporta.
Alla luce di quanto accaduto, chiediamo con forza che il plesso “Piccaro” venga restituito alla nostra comunità scolastica nel più breve tempo possibile. Abbiamo scelto questa scuola con consapevolezza, valutando criteri educativi, logistici e relazionali. Vogliamo che i nostri figli tornino in un ambiente sicuro, familiare e adeguato.
Chiediamo date certe, interventi rapidi e risolutivi – anche lavorando in orario notturno, se necessario – e non semplici soluzioni tampone. Le famiglie non devono essere dimenticate: il diritto all’istruzione dei nostri figli merita rispetto e attenzione.
Confidiamo che la vostra redazione possa dare voce al nostro appello, affinché l’Amministrazione Comunale agisca con la dovuta urgenza e responsabilità".
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