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L'inchiesta

La cena e l'attico: il ruolo degli amici imprenditori di Tiero

Nelle carte una rete di rapporti finalizzati sempre a incrementare il peso politico

Corruzione, con l'arresto di Tiero scatta la sospensione da consigliere. Corsa alla presidenza di commissione

Il consigliere regionale Enrico Tiero

Il velo sull’inchiesta per corruzione e voto di scambio che ha portato all'arresto del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Enrico Tiero, continua a sollevarsi, rivelando le presunte strategie utilizzate per affermare il suo ruolo nel panorama politico pontino.
Gli atti giudiziari non si limitano a descrivere il presunto meccanismo di favori incrociati tra promesse di posti di lavoro all’elettorato e adesioni al partito, ma tracciano il profilo di un'azione mirata a corteggiare i vertici di FdI e della Regione Lazio, utilizzando come palcoscenico una sontuosa cena.
L'episodio cardine risale al dicembre dello scorso anno. Per l'occasione, Tiero avrebbe orchestrato un banchetto politico, invitando il gotha della politica regionale e i massimi esponenti di FdI. Per finanziare e assicurare la riuscita dell'evento, Tiero si sarebbe rivolto a un imprenditore amico al quale avrebbe preliminarmente inviato materiale informativo su bandi regionali di Lazio Innova, suggerendo implicitamente un canale di opportunità.
Il consigliere non ha nascosto l'importanza strategica dell’appuntamento. Nelle conversazioni captate, invitando l’imprenditore, Tiero ha enfatizzato la presenza di figure influenti. L’accordo finanziario sarebbe stato definito poco dopo in un incontro presso il bar Palombini all'Eur, dove Tiero avrebbe richiesto 2.440 euro per coprire le spese d'affitto della location per i circa 200 invitati previsti.
Le successive intercettazioni mostrano il pagamento dell'affitto da parte dell'imprenditore, seguito da un messaggio di gratitudine e fedeltà rivolto a Tiero. "Voglio ringraziarti per l’occasione che hai dato ai miei dipendenti e per il consiglio che mi stai dando. Sei il migliore", è la dichiarazione che, secondo gli inquirenti, conferma il modello di "sostegno e aiuto reciproco" su cui si basava l’attività politica del consigliere regionale. Questa vicenda, in ogni caso, non ha rilievo penale, ma per gli inquirenti è la conferma del modus operandi di Tiero.
Un altro episodio emerso dalle indagini è relativo all’interessamento di Tiero per l’acquisto di un attico in zona Cucchiarelli a Latina, all’interno di un complesso in costruzione al momento dell’indagine. Nelle intercettazioni il consigliere regionale di Fratelli d’Italia chiama un ex consigliere di Forza Italia al quale chiede appunto se conosce chi sta realizzando l’immobile. L’ex consigliere si mette a disposizione e fa incontrare Tiero col costruttore dell’immobile in modo da agevolare una trattativa. Nelle intercettazioni l’imprenditore si mostra interessato ad alcune gare d’appalto della Regione e Tiero, immediatamente, si attiva e prova a contattare un dirigente. Ma questi non gli risponde.
Tra le ultime intercettazioni, i magistrati segnalano alcuni tentativi sempre con Tiero protagonista per far assumere una persona all’interno di una cooperativa operante nel territorio di Sabaudia e per l’ottenimento di altre tessere in vista del congresso provinciale di Fratelli d’Italia.
Postilla curiosa proprio legata al congresso: abbiamo visto dalle indagini come Tiero si muova in modo da rafforzare la propria corrente e dunque pesare a livello congressuale. Un modus operandi politico tipo dei partiti della prima repubblica, della Dc delle correnti per intenderci. Fratelli d’Italia alla fine, al congresso, ci arriva in modo unitario, con un’intesa tra le varie anime. Le tessere alla fine  servivano più all’ego di Tiero che ad altro. 

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