Nelle campagne tra Latina e Cisterna è frequente il rischio di trovare ordigni bellici inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e per questo una società incaricata di realizzare un impianto fotovoltaico proprio nella zona più soggetta ai ritrovamenti, ha deciso di rivolgersi a un’azienda specializzata nella bonifica dei suoli dagli esplosivi interrati. Una cautela che si è rivelata fondata perché nei giorni scorsi, proprio nel fondo agricolo destinato all’installazione del campo per la produzione di energia elettrica con i pannelli solari, è stato trovato un vecchio ordigno inesploso a una profondità di un metro circa. In seguito alla scoperta, è scattata poi la segnalazione al numero unico d’emergenza 112 e sul posto sono intervenuti i poliziotti della Questura che hanno recintato la zona dopo avere documentato la presenza della bomba inesplosa per informare gli artificieri. In questi giorni una squadra di specialisti ha quindi prelevato l’ordigno bellico, portato in sicurezza in un luogo dove sarà fatto brillare. Per l’esattezza la scoperta è avvenuta in un terreno lungo strada Santa Croce, nei pressi di Borgo Podgora, quindi in una zona prossima al canale delle Acque Alte, che rappresenta un territorio ad alto rischio dal punto di vista della presenza degli ordigni inesplosi. Proprio il canale di bonifica che costituisce il confine tra i comuni di Latina e Cisterna, nel 1944 era la linea che costituiva il fronte di guerra dopo lo sbarco delle forze alleate tra Anzio e Nettuno, contrapposte alle truppe tedesche. Gli scontri andarono avanti per mesi ed è per questa ragione che la zona è rimasta disseminata dai molti ordigni inesplosi.