Due villette per spacciare, i quattro pusher ottengono di essere processati con l'abbreviato

Saranno giudicati con il rito abbreviato a marzo i quattro soggetti arrestati a maggio dagli agenti del Commissariato di Cisterna in una traversa di via del Genio Civile con l’accusa di spaccio. A loro carico infatti, l’accusa di aver usato due abitazioni a pochi metri di distanza l’una dall’altra, in fondo a via Serio ad Aprilia, per una fiorente attività di spaccio. Per portarla alla luce, gli agenti avevano effettuato una serie di appostamenti, si erano anche “dovuti” travestire da tecnici del gestore del servizio elettrico con tanto di tuta da lavoro e furgoncino . In quella via infatti, senza uscita, la presenza di un veicolo sconosciuto avrebbe fatto sorgere sospetti in pochissimo tempo. E’ così che hanno scoperto che una delle due abitazioni era stata adibita a domicilio e, soprattutto a magazzino per lo stoccaggio della droga. Solo a seconda delle necessità, da lì veniva prelevato lo stupefacente da portare nell’altra villetta dove avveniva materialmente la cessione. Ed è stato proprio il viavai di persone a far sorgere qualche sospetto. Gli agenti hanno quindi ricostruito il ruolo dei quattro soggetti che all’inizio di maggio sono finiti in manette. Sono stati anche fermati alcuni degli acquirenti che avrebbero confermato l’acquisto appena effettuato. Quando si è deciso di intervenire, per accedere a una delle villette, è stato necessario sfondare il cancello con un ariete. L’operazione portò al sequestro di 30 grammi di cocaina, 9 grammi di crack, 93 grammi di hashish e 258 grammi di marijuana essiccata. Nella villetta ritenuta la “base logistica”, sono stati rinvenuti contanti per 800 euro, bilancini di precisione, coltelli e quaderni con annotazioni dettagliate di nomi, cifre e quantità, i libri contabili. Tutti e quattro gli arrestati, Angelo Valiante, 45 anni, Samuel Ciaravola, 25, Cristina Corsanici, 50 e il 36enne incensurato Christian C. difesi dagli avvocati Maria Teresa Fiore, Simone Chiavolini, Annalisa Di Ruzza avevano ottenuto gli arresti domiciliari.