13.08.2025 - 17:51
Il Leone Alato di San Marco davanti, le ali sulle spalle e i colori nerazzurri a farla da protagonista. Così Ezeta ha ridisegnato le maglie da gioco del Latina Calcio 1932 per la nuova stagione. Un tentativo di conquistare i tifosi più legati alla tradizione, delusi, l'anno scorso, dal tema scelto, quello di Ulisse e l'Odissea.
Ma come sempre accade in questi casi la piazza (virtuale) è divisa. I più tradizionalisti criticano la scelta della società per aver messo da parte le storiche strisce verticali nerazzurre che dal 1932 campeggiano sulle maglie del Latina Calcio. Altri, invece, hanno elogiato la bellezza delle tre casacche da gioco che indosseranno Riccardi e compagni nel campionato di Lega Pro.
Il tema "veneziano" la fa da padrone anche su seconda e terza maglia da gioco. La prima, bianca, con un intreccio floreale blu sulle spalle e sul petto, l'altra, rossa, ricorda i drappeggi damascati dei palazzi della Repubblica Marinara di Venezia. Scelte estreme, come il marchio Ezeta ha sempre fatto vedere nel corso di questi anni in cui il marchio romano ha deciso di irrompere nel calcio con la sue idee innovative.
Scelte di marketing, più che altro una rottura con la tradizione fortemente ricercata per fare in modo che la maglia del Latina, come d'altronde è accaduto l'anno scorso, diventi uno strumento per esportare il marchio e tentare una nuova strada per riuscire a fare cassa anche attraverso il merchandising. Una scelta di campo che, piaccia o meno, è riuscita ancora una volta nel suo intento di far parlare di sé.
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