Si era ritrovata la casa occupata. Era andata a fare la chemioterapia al Santa Maria Goretti di Latina e al suo ritorno aveva trovato nel suo appartamento altre persone, due estranei che non conosceva. E’ la storia che ha riguardato una donna del capoluogo pontino che ieri mattina è comparsa in aula in Tribunale e ha deposto per dei fatti che sono avvenuti il 30 gennaio del 2012.
A.F. e D.R.G., queste le loro iniziali, sono imputati nel processo con l’accusa di violazione di domicilio. E ieri davanti al giudice monocratico Nicola Iansiti si è svolta l’udienza nel corso della quale ha deposto proprio la parte offesa che ha risposto alle domande della pubblica accusa, rappresentata da Alessio Sterzi e ha raccontato quello che era accaduto. "Mi sono ritrovata la casa occupata - ha raccontato - una volta che sono tornata dopo essere stata sottoposta alla terapia, quando ho trovato due estranei ho dato l’allarme al 113". L’uomo e la donna secondo i primi accertamenti avevano forzato la porta di ingresso per poter entrare nell’abitazione.
Sul luogo della segnalazione erano intervenuti gli agenti della Squadra Volante che avevano identificato i due occupanti nei cui confronti si è aperto il processo.
L’episodio che risale ad oltre quattro anni fa resta comunque di stretta attualità. Il problema delle case occupate a Latina continua ad essere molto avvertito: è un’emergenza continua che testimonia che a distanza di anni dall’episodio oggetto ieri della discussione in Tribunale, la situazione resta praticamente identica. Ultimamente infatti diversi alloggi popolari sono stati occupati e in Procura è stata aperta un’inchiesta condotta dalla polizia locale.