23.05.2024 - 13:22
Un’idea, come sempre, nasce da una passione. Se poi la passione incontra la determinazione e la mai scontata voglia di mettersi in gioco, ecco che si vedono i risultati.
È quello che sta accadendo in questi giorni in viale Mazzini 17, dove alcuni giovani sono impegnati nei lavori per realizzare un nuovo locale, pronto a portare una ventata di novità nel capoluogo pontino.
Il locale si chiama Mazzini Smash, e l’inaugurazione si terrà oggi, giovedì 23 maggio, a partire dalle 18. Una data importante per i quattro soci, Leonardo Genco, Emanuele Pes, Giorgio Molesini e Giorgio Populin, tutti di età compresa tra i 24 e i 31 anni, alcuni già noti imprenditori del settore del food & beverage.
Sono giovanissimi, con le idee chiare e adesso apriranno il loro Mazzini Smash, locale che proporrà al pubblico gli smash burger, forse poco noti a Latina ma famosissimi in tutto il mondo.
Si tratta di una tipologia di hamburger, anzi, di una tecnica particolare utilizzata per cuocere il disco di carne (patty), che viene schiacciato in cottura, per caramellizzare la carne.
Il tutto, verrà eseguito con carni di produttori locali, che convoglieranno nei nove panini nel menu (di cui, uno, rappresenta un’opzione vegetariana).
«Questa idea nasce dalla passione che tutti abbiamo per questo piatto - ci racconta Giorgio - ma anche per la cultura del fast food americano che qui, a Latina, non esiste se non per le grandi catene».
Insomma, i ragazzi vogliono portare il fast food artigianale in città, in un locale che proporrà coperti sia all’interno che all’esterno e affiancando allo smash burger, protagonista indiscusso, anche un’ampia offerta di beverage e altri prodotti culinari.
L’appuntamento è fissato a domani, dove i ragazzi daranno vita ad un evento particolare: i primi 150 panini saranno regalati a tutti coloro che hanno fatto apposita iscrizione tramite newsletter.
Ci sarà poi musica dal vivo, per dare vita a quella che sarà una vera e propria festa, un augurio a questi quattro giovani che hanno nuovamente scommesso nella città di Latina, dove troppo spesso si sente parlare quasi solamente di “talenti in fuga”. E invece, c’è ancora chi ci crede.
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