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Il caso

Gli haters del sindaco Celentano faranno volontariato

L'annuncio della prima cittadina che aveva denunciato chi l'ha insultata sui social

Gli haters del sindaco Celentano faranno volontariato

Il sindaco Matilde Celentano e l'avvocato Renato Archidiacono

"Non ho mai cercato un risarcimento, ma ho voluto lottare contro il body shaming a nome di tutte le donne." Con queste parole il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha annunciato la sua decisione di accettare le lettere di scuse inviate da due persone che l’avevano insultata sui social in occasione dell’inaugurazione di un nuovo parco cittadino.

L’episodio risale a qualche settimana fa, quando Celentano era stata vittima di commenti offensivi su Facebook, non per il suo operato politico ma per il suo aspetto fisico, alterato da cure chemioterapiche. "In quell’occasione ho deciso di agire legalmente, con l’assistenza dell’avvocato Renato Archidiacono, contro gli autori delle offese," ha spiegato il primo cittadino.

Oggi, però, la svolta: due degli autori delle offese hanno riconosciuto il proprio errore e hanno chiesto scusa attraverso delle lettere. Il sindaco ha scelto di accettare le scuse, evidenziando come entrambi abbiano anche accettato di svolgere lavori socialmente utili per contribuire al benessere della comunità.

"La mia decisione vuole essere un messaggio chiaro: nessuno deve mai sentirsi giudicato o umiliato per il proprio aspetto fisico. Ho scelto di accettare queste scuse perché credo nella possibilità di un cambiamento e nella presa di coscienza degli errori. Il body shaming e la violenza verbale devono essere combattuti, non solo per chi, come me, ha visibilità, ma per tutte le persone che ogni giorno subiscono simili attacchi senza poter reagire."

Il gesto del sindaco Celentano rappresenta dunque non solo una risposta decisa contro le discriminazioni, ma anche un'opportunità di sensibilizzazione su un fenomeno che colpisce molte persone, spesso nell’indifferenza generale. Con questa scelta, Latina si fa promotrice di un messaggio di rispetto e civiltà, invitando tutti a riflettere sull’importanza di un linguaggio rispettoso e inclusivo.

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