Il fatto
30.03.2025 - 18:35
Dal cinema allo sport, dallo spettacolo alla musica, la provincia pontina ha sempre saputo generare eccellenze e talenti. Fiera dell’elenco di nomi che può ancora oggi mostrare con orgoglio, accende i riflettori su uno dei suoi figli adottivi, Francesco Pica, giovane flautista pontino che ha trionfato al Crescendo International Music Competition.
La soddisfazione di essersi esibito niente meno che alla Carnegie Hall, ossia nella a sede concertistica più famosa di New York, Pica ancora la sente addosso: «Appena sono salito sul palco ho avvertito un’energia assurda - racconta -. Il pubblico era attentissimo, c’era un silenzio quasi surreale, ma allo stesso tempo si percepiva la loro emozione. La sala è gigantesca, ma ha un’acustica pazzesca: ogni nota sembra prendere vita. Suonare lì è stato come essere dentro la musica, sentire ogni suono espandersi in modo perfetto. È difficile da spiegare, ma in quel momento tutto aveva senso. La musica ha il potere di trasformare ogni esperienza in un ricordo indelebile, facendo suonare l’anima oltre il tempo».
Classe 2007, Francesco Pica ha saputo arrivare così al cuore di tutti, tanto da conquistare il Primo Premio e anche una borsa di studio. Aveva solo sei anni quando ha iniziato a suonare il flauto il giovane musicista nato a Roma ma cresciuto ad Aprilia. Il suo talento è emerso in tempi brevissimi, alimentato da una passione per le sette note davvero ammirevole, che lo ha portato ai primi consensi nell’ambito di concorsi nazionali e internazionali. Studente dell’I.C. A Gramsci di Aprilia sotto la guida della Prof.ssa R. Barbera e poi del Liceo Musicale Manzoni di Latina, si è formato dietro la guida del Maestro Gianni Cellacchi, e si è perfezionato presso l’Accademia Italiana del Flauto con il Maestro Matteo Evangelisti, primo flauto dell’Opera di Roma.
Ci piace evidenziare anche la sua partecipazione all’Orchestra de I Giovani Filarmonici Pontini, e all’Orchestra Sinfonica di Latina, un’esperienza che ha arricchito il suo bagaglio artistico e creato nuove occasioni per emergere ed esibirsi.
Il trionfo alla Carnegie Hall è un motivo di orgoglio per l’intera comunità pontina e per chi ha seguito il suo brillante percorso dalle aule di musica di Latina ai riflettori internazionali.
Complimenti!
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