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Estate 2025, stabilimenti: cadono i ricorsi

Tutti hanno chiesto l’annullamento della delibera del 2023 che annunciò l’avvio delle gare, in realtà ferma

Estate 2025, stabilimenti: cadono i ricorsi

E’ stata dichiarata improcedibile la richiesta di annullamento dell’atto del Comune che avvia la procedura di gara per l’assegnazione degli stabilimenti balneari. La sentenza pubblicata in queste ore dal Tribunale amministrativo di Latina attesta il venir meno dell’interesse della prima società ricorrente, ossia la «A4 Tirreno», ma analogo provvedimento sarà emesso per gli altri 9 ricorrenti poiché tutti basati sulle medesime motivazioni.
Nei ricorsi, depositati dall’avvocato Claudio Coppacchioli, che è anche il legale della principale associazione dei balneari italiani, veniva contestata la delibera di Giunta con cui si dava il via all’iter per la gara pubblica delle concessioni e tra le motivazioni c’era la scarsità della «risorsa» di demanio marittimo.
Si tratta, in specie, della delibera di Giunta Municipale numero 230 del 2023 con la quale il Comune di Latina ha dato «indirizzo per l’avvio delle procedure di evidenza pubblica relative all’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, in attuazione della normativa nazionale e della direttiva Bolkestein».
Dall’iter processuale davanti al Tar di Latina è emerso che non vi sono state successive azioni attuative di quella delibera e anche per tale ragione era fragile la posizione dei ricorrenti che si sono dichiarati lesi nei loro interessi legittimi di titolari attuali delle concessioni sul lungomare. Il ricorso aveva chiamato in causa anche l’Agenzia del Demanio, rappresentata nel giudizio dall’Avvocatura dello Stato, e la Regione Lazio, non costituita, mentre il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Francesco Cavalcanti ha difeso la legittimità dell’atto adottato dalla Giunta nel 2023.
Nello specifico, si legge nella sentenza emessa per la «A4 Tirreno», il Comune «ha rilevato l’inammissibilità e l’improcedibilità del gravame, tenuto conto anche che i futuri provvedimenti attuativi dell’atto di indirizzo saranno influenzati dalle sopravvenienze normative intervenute in materia». Il legale dei ricorrenti «in relazione all’eccezione di improcedibilità del gravame, sollevata dall’avvocatura comunale, ha manifestato il venir meno dell’interesse alla decisione». Di fatto è proprio quella delibera di indirizzo che annuncia la gara ad aver «salvato» la stagione balneare 2025 e i ricorrenti sono stati riconosciuti come soggetti che non hanno interesse a quell’annullamento perché intanto stanno continuando ad usare la vecchia concessione, per quanto essa sia scaduta a dicembre 2023, e, inoltre lo stesso Comune dovrà aggiornare i criteri del bando, tenendo in considerazione elementi introdotti dalla nuova legge, come gli indennizzi e le clausole sociali e di sostenibilità economica e ambientale.
Sentenze sempre sullo stato di applicazione della Bolkestein sono state emesse nelle scorse settimane dal Tar di Latina sulla base di ricorsi degli stabilimenti di Terracina e Formia.
Nel primo caso il Comune ha dimostrato che sta portando avanti il bando per le nuove assegnazioni e i ricorsi degli attuali titolari sono stati respinti ma gli stessi hanno rinunciato all’appello poiché il giudizio consente loro di restare comunque gestori per questa estate. Per quanto riguarda Formia il Tar ha sollecitato il Comune a proseguire in modo celere con i bandi.

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