Sanità pubblica
28.12.2025 - 17:30
Dal 1° febbraio 2026 il sistema regionale di prenotazione di visite ed esami sanitari nella regione Lazio cambierà impostazione, introducendo un criterio di territorialità che punta a rendere gli appuntamenti più vicini ai cittadini e quindi più facilmente accettabili. La prima data utile non sarà più proposta automaticamente su tutto il territorio del Lazio, ma verrà individuata seguendo un criterio di territorialità. La misura è in attesa di approvazione in Giunta regionale nei prossimi giorni e punta a rendere più “accettabili” gli appuntamenti offerti dal Recup, riducendo il numero dei dinieghi e migliorando l’efficienza delle agende.
Oggi, chiamando il Recup, l’operatore comunica al cittadino la prima disponibilità temporale per quella prestazione, anche se l’appuntamento cade in una struttura lontana o in un’area diversa da quella di cura abituale. Dal 1° febbraio, invece, l’algoritmo selezionerà sì la prima data utile, però dentro confini più stretti: in prima battuta verranno considerate le strutture della Asl di appartenenza.
Se nessuna proposta risultasse idonea o disponibile in tempi coerenti, il secondo livello di ricerca allargherà il raggio alla Capitale nel suo insieme, includendo Asl Roma 1, Asl Roma 2 e Asl Roma 3. Solo dopo si potrà arrivare a un perimetro più ampio, con logiche che la Regione intende rimodulare proprio per diminuire lo scarto fra “prima data disponibile” e “appuntamento che il cittadino davvero accetta”.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha spiegato che il provvedimento nasce dall’esigenza di restringere l’ambito di garanzia, così da assegnare gli appuntamenti nel contesto della Asl di riferimento e non più in modo indistinto sull’intera regione. La Giunta si appresta quindi a formalizzare un cambio di impostazione: non solo tempi, ma anche prossimità e coerenza territoriale con i percorsi assistenziali.
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