Una città che ha deciso di alzare la testa, di non lasciarsi intimidire dallâillegalità , sta per riunirsi oggi pomeriggio nel centro di Latina. I risvolti dellâoperazione âDonât Touchâ non potevano lasciare impassibili: la scossa câè stata. Adesso è ora di riprendersi.
Lo stanno facendo tanti giovani cittadini, e non solo, che hanno scelto di dare un chiaro segnale attraverso numerosi eventi programmati per oggi pomeriggio alla stessa ora (le 18) in difesa della legalità .Un momento anche per dimostrare vicinanza e solidarietà ad uno storico cronista di Latina, Vittorio Buongiorno de Il Messaggero, che soltanto dopo lâattuazione dellâoperazione ha potuto raccontare della vicenda che lo ha visto vittima di un atto intimidatorio. «Hai visto cosa succede a chi usa la penna scorrettamente» gli disse Gianluca Tuma allâuscita della messa domenicale a poche ore di distanza dallâattentato alla rivista francese Charlie Hebdo, dove morirono diversi giornalisti. Un fatto che non può lasciare indifferenti i cittadini e, tantomeno, il mondo di chi continua a raccontare con precisione, dedizione e soprattutto senso di responsabilità ogni aspetto di questa città e della provincia tutta, ossia la stampa.
Il coordinamento dei collaboratori della redazione di Latina de Il Messaggero ha diramato ieri un messaggio per esprimere massima e incondizionata solidarietà , oltre che affetto e vicinanza, al collega e amico Buongiorno. Un messaggio condiviso da tutta la redazione del nostro quotidiano Latina Oggi, che vuole esprimere la sua vicinanza al cronista de Il Messaggero. Anche il mondo della stampa, per iniziativa formale della redazione de Il Messaggero, scenderà dunque in piazza questo pomeriggio con la manifestazione â#nontoccatelatinaâ a sostegno della legalità .
In piazza del Popolo ci saranno anche le sigle Cgil, Cisl e Uil, che attraverso i segretari Anselmo Briganti, Tommaso Ausili e Luigi Garullo spiegano che «Come sindacato ci preme ribadire, prima di ogni altra cosa, che siamo al fianco dei lavoratori delle forze dellâordine, impegnati a fronteggiare questi gravi attacchi contro la legalità e la convivenza civile, operatori ai quali rivolgiamo apprezzamento per l'impegno profuso e la professionalità e dimostrata». Un approccio che comunque, come ammettono gli stessi rappresentanti, è diventato insufficiente.
«Mettiamo a disposizione della comunità  la nostra energia per costruire un progetto complessivo di contrasto. Il presupposto non può che essere una presa di coscienza collettiva della gravità e del radicamento dei fenomeni e della necessità  di agire subito. Nell'immediato proponiamo più formazione sulla legalità nelle scuole della provincia di Latina». La lotta allâillegalità , quindi, deve diventare qualcosa di più che una sola reazione a fatti scatenanti. Dovrebbe, anzi, deve essere la base da cui partire.
«Nel contempo rilanciamo, con iniziative specifiche, la lotta alle illegalità  sul lavoro. à noto che, sul lavoro nero, la criminalità organizzata ha posto la sua pesante mano.
Anche da questo trae forza per il controllo del territorio. Negli ultimi giorni, come Cgil, Cisl e Uil, abbiamo avanzato proposte innovative riguardo il contrasto del lavoro nero in agricoltura e in edilizia. I percorsi che suggeriamo sono quelli di un approccio realistico: chiediamo che siano premiate, con gli incentivi e i numerosi sgravi fiscali in essere, solo le aziende con le carte in regola, escludendo quelle dove si fa ricorso generalizzato al lavoro nero. Chiediamo, inoltre, che gli enti locali attuino una rigorosa selezione, nelle fasi di aggiudicazione degli appalti, per evitare che le gare siano vinte da aziende che non corrispondono ai criteri di trasparenza previsti dalla legge. Esiste una normativa che offre strumenti operativi a chi, nella pubblica amministrazione, ha intenzione di seguire questa linea di trasparenza e di coraggio».