Gli inquirenti sono convinti di aver superato uno scoglio insidioso e imprevedibile come quello del Tribunale del Riesame dove le accuse hanno retto. In Procura tirano le primissime somme dell’inchiesta che lo scorso 12 ottobre ha portato a Latina 24 arresti per associazione a delinquere, estorsione, usura e rivelazione di segreto d’ufficio. L’assetto accusatorio, ridisegnato anche a ridosso delle udienze che si sono svolte a Roma dai pubblici ministeri Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro, sulla scorta dei nuovi documenti che sono stati portati in aula, ha retto praticamente nella sua totalità a partire dal reato contestato più grave quello del vincolo associativo.

Tra i reati contestati  quelli del vincolo associativo
per l’usura, l’estorsione
e la rivelazione
di segreto d’ufficio.