Sfruttamento e ricatti sessuali: lâultima frontiera del lavoro infernale nei campi tra Sabaudia, Terracina e Latina è stata superata con la denunce di alcune donne indiane. Che hanno raccontato al settimanale Left di come il «caporale» o il padrone chieda loro anche prestazioni sessuali oltre che un lavoro sottopagato e senza nessuna garanzia sindacale. La comunità indiana che garantisce la produzione ortofrutticola nel triangolo dâoro della pianura pontina si sta «ribellando» e negli ultimi due anni, anche grazie alla ricerca e assistenza infaticabile di associazioni e sindacati, sta emergendo tutta unâaltra storia sulla pacifica organizzazione sociale dei braccianti indiani. La denunce di abusi sessuali da parte di datori di lavoro italiani su dipendenti indiane (irregolari o in nero) sono in crescita. Il ricatto è fin troppo facile perché in ballo ci sono i soldi dello stipendio, i permessi di soggiorno, lâalloggio, al fondo la sopravvivenza civile in questo territorio. Eâ la denuncia più difficile probabilmente ma anche il segno che una maggiore informazione sui diritti può scalfire lâomertà e la paura che ancora regna tra i braccianti.
Ricatti sessuali alle braccianti indiane, la nuova schiavitù
Ricatti sessuali alle braccianti indiane, la nuova schiavitù
Latina - Latina - Sabaudia