Sono giorni delicati per Bassiano: infatti, stando alla relazione dei revisori dei conti sul bilancio di previsione 2016, è stato sforato il patto di stabilità. Una circostanza, questa, che creerebbe problemi per eventuali nuove assunzioni e per le stabilizzazioni dei Lavoratori socialmente utili che, in queste ultime settimane, stavano finalmente vedendo la luce in fondo al tunnel.


Il caso degli Lsu
Nelle scorse ore, a tal proposito, sono arrivate due buone notizie per i Lavoratori socialmente utili di Bassiano, ma, allo stesso tempo, ne arriva una cattiva che potrebbe inficiare le prime due e che rischia di non permettere la stabilizzazione degli stessi. Nelle scorse settimane la situazione sembrava aver trovato, dopo circa 20 anni dalla nascita di un progetto che a diverso titolo ha messo in difficoltà 5 amministrazioni regionali, una via d’uscita. Una sentenza del Tar del Lazio nei confronti della Regione sul caso del Comune di Arpino aveva fatto intendere che qualcosa in questo ambito stesse cambiando. Contestualmente alla sentenza, che avrebbe permesso al Comune di Bassiano di recuperare i 132mila euro già stanziati e mai erogati dalla Regione, era arrivata una nota da uno degli uffici della Pisana, indirizzata al Comune di Bassiano e agli altri enti che hanno utilizzato in questi anni i Lavoratori socialmente utili, nella quale la Regione chiedeva espressamente quali possibilità ci fossero per l’inserimento dei lavoratori, compatibilmente alle esigenze di personale degli stessi enti, con la possibilità concreta di arrivare al 31 dicembre 2018 e stabilizzare finalmente questa categoria. Due ottime notizie, che a Bassiano rischiano di essere vane a causa di un piccolo passaggio contenuto nella relazione dei revisori dei conti chiamati ad analizzare il documento finanziario di previsione per l’anno 2016.


Una situazione spinosa
A pagina 39 della relazione si legge chiaramente che, a causa dello sforamento del patto di stabilità, il Comune non può per nessun motivo procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo, anche con riguardo ai processi di stabilizzazione in atto. Nulla di più chiaro, insomma, per far desumere che per gli Lsu di Bassiano (14 in tutto) il processo di stabilizzazione sarà più complicato del previsto e, a oggi, impossibile. Sull’argomento, un’autentica doccia fredda per l’ente, è intervenuto l’esponente di Grande Bassiano Giuseppe Fonisto, che ha spiegato: «Le scelte sbagliate in ambito finanziario hanno provocato un danno enorme a questa categoria da decenni bistrattata, che non potrà beneficiare delle iniziative della Regione. Torniamo a chiedere con forza le dimissioni del sindaco».